Coronavirus.  In Abruzzo 223 positivi. Il 7 gennaio rientro a scuola,  per superiori 50 per cento di didattica a distanza

 

Sono 223 i nuovi casi di coronavirus accertati nelle ultime ore in Abruzzo. Sono emersi dall'analisi di 5.119 tamponi, uno dei numeri più alti di test mai eseguiti in un solo giorno: è risultato positivo il 4,36% dei campioni.

Cinque i decessi recenti: il bilancio delle vittime sale a 1.146. Continuano a scendere i ricoveri, che passano dai 545 di ieri ai 526 di oggi. Intanto, vigilia di Natale "blindata" e controlli imponenti da parte delle forze dell'ordine, anche se per tutta la giornata è stata parecchia la gente in giro.

Dei nuovi positivi, il più giovane ha un anno e il più anziano 93. A livello territoriale, l'incremento più consistente si registra nel Chietino (71), seguito dall'Aquilano (67), dal Teramano (55) e dal Pescarese (27). A questi numeri si aggiungono tre persone su cui sono in corso accertamenti sulla provenienza. La località con più nuovi casi, 17, è Avezzano. Gli attualmente positivi sono 325 in meno rispetto a ieri e tornano sotto quota 12mila: sono in tutto 11.694, valori analoghi alla prima metà di novembre. Del totale delle persone malate, 491 pazienti sono ricoverati in ospedale in area medica (-15) e 35 in terapia intensiva (-4). Al momento è occupato il 18,52% dei posti letto di terapia intensiva e il 32,9% di quelli di area non critica, a fronte di soglie di allarme rispettivamente del 30 e del 40%. Gli altri positivi, 11.168 persone (-306), sono in isolamento domiciliare. I guariti sono 543 in più e salgono a quota 21.248.

Molte le persone che, per tutto il giorno, hanno fatto acquisti nei negozi che, in base alle restrizioni in atto, hanno potuto aprire. A Pescara, ad esempio, non solo lo shopping, ma anche gruppi di amici che si rivedono per gli auguri e perfino alcuni che fanno l'aperitivo in strada, acquistato rigorosamente da asporto. Imponenti i servizi predisposti dalle forze dell'ordine, che rilanciano l'appello alla cittadinanza al rispetto delle misure. La città è stata sorvolata per alcune ore dall'elicottero della polizia.

Non si registrano, fino ad ora, particolari problemi. Massima attenzione ai luoghi della movida. Ieri e lo scorso fine settimana, infatti, non sono mancati gli assembramenti davanti ai locali, come avvenuto, ad esempio, nella zona di piazza Muzii di Pescara - distretto food and beverage più grande d'Abruzzo - dove nel tardo pomeriggio c'è stato l'intervento delle forze dell'ordine per far defluire le persone. Ed è proprio per contrastare gli assembramenti che il Viminale, nella circolare inviata ai prefetti, chiede di organizzare appositi servizi. 

Intanto l'assessore regionale all'Istruzione, Pietro Quaresimale, dopo l'ultima conferenza Stato-Regioni, ha annunciato che "le lezioni ripartiranno il 7 gennaio con la didattica in presenza". Unica eccezione le scuole superiori dove il 50% delle lezioni sarà a distanza.

"Con il ministro dell'Istruzione, Lucia Azzolina, e con il ministro delle Regioni, Francesco Boccia - spiega Quaresimale - abbiamo affrontato il tema della riapertura delgli istituti. L'intesa raggiunta è estremamente importante ed è frutto di una sinergia tra istituzioni. Quando si lavora a un obiettivo comune e si raggiuge un risultato come il ritorno in classe degli studenti, non si può che essere soddisfatti. Tuttavia, continueremo a monitorare la situazione e a confrontarci per fare in modo che il mondo della scuola resti una delle priorità per il Paese".

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