Calcio. Nuova condanna per l'amministratore della Virtus Lanciano

Terzo processo e seconda condanna per l’amministratore unico della Virtus Lanciano 1924 srl, Claude Alain Di Menno Di Bucchianico, 51 anni. Oggi è stato giudicato con rito abbreviato per gli omessi versamenti dell’Iva e delle ritenute d’imposta per 3 milioni e 600 mila euro totali, con danno per l’Agenzia delle Entrate, parte offesa.

l giudice  del tribunale di Lanciano (Ch), Andrea Belli, gli inflitto la pena a un anno e 4 mesi di reclusione, oltre alle pene accessorie, quindi ha ordinato che a sentenza passata in giudicato ci sia la confisca dei beni intestati, cointestati e nell’attuale disponibilità della società Virtus Lanciano, fino al recupero del debito. Gli omessi versamenti di Iva e ritenute d’imposta erano relativi agli anni 2014, 2015 e 2016.

Conosciuta la motivazione il difensore, Paolo Sisti, proporrà appello. In precedenti e analoghi processi l’amministratore della Virtus venne prima assolto, per l’Iva evasa nel 2012,  poi condannato a sei mesi di reclusione per non aver del tutto pagato l’Iva 2013.  Per il mancato pagamento dell’Iva, a seguito di controlli Covisoc, la Virtus Lanciano incorse nei punti di penalizzazione nel campionato di serie B, che nel 2016 gli costò la retrocessione.

Walter Berghella   

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