Civitella del Tronto. 'Vi brucio tutti vivi' e muore nell'incendio che appicca in casa

Voleva sterminare la famiglia, voleva ardere vivi moglie e quattro figli. Ma è morto nell'incendio che lui stesso ha appiccato.

La tragedia, che poteva avere conseguenze ancor più drammatiche, si è consumata tra venerdì e sabato in un casolare di campagna in contrada Lucignano a Civitella del Tronto (Teramo).

A perdere la vita Dritan Cobo, 47 anni, di origine albanese, padre padrone, che aveva, spesso, accese discussioni in famiglia, soprattutto quando tornava ubriaco, e che aveva promesso di "bruciare" tutti.

L'altro ieri notte si è munito di tanica di benzina, che ha iniziato a versare sul divano della cucina. Quindi ha dato fuoco al sofà ed ha chiuso tutti in casa. Una trappola letale dalla quale i cinque sono riusciti a scappare grazie al figlio maggiore che, in una colluttazione, ha avuto la meglio sul padre. 

Il ragazzo, di 19 anni, dopo aver portato in salvo la madre, la sorella ventenne e i fratelli di 17 e 5 anni, è rientrato poi nell'abitazione in fiamme per soccorrere il padre. Ma per lui, ormai, non c'era più nulla da fare: era morto asfissiato. L'allarme è scattato intorno all'una, quando vigili del fuoco, 118 e carabinieri sono stati allertati per un rogo nella piccola frazione del paese.

Al loro arrivo hanno trovato la vittima riversa sull'uscio di casa, ormai esanime, e poco distante la moglie con difficoltà respiratorie. Mentre i vigili lavoravano per spegnere le fiamme, che stavano divampando nel soggiorno, la donna e i ragazzi sono stati accompagnati.

L'abitazione è stata dichiarata inagibile. Da una prima ricostruzione effettuata dai carabinieri - sul posto i militari delle stazioni di Civitella del Tronto e di Tortoreto (Teramo) insieme ai colleghi della compagnia di Alba Adriatica (Te) - l'uomo, descritto come irascibile e violento, soprattutto quando beveva, rientrato, ha cominciato a bruciare una poltrona, cercando di impedire ai familiari di uscire.

Si attende adesso l'esito dell'autopsia, disposta dal pm di turno, il sostituto Francesca Zani, e che sarà effettuata probabilmente lunedì prossimo. Nel paese, circa 4800 abitanti vicino al confine con le Marche, famoso per la sua fortezza, la notizia ha suscitato sgomento. 

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