Regione Abruzzo. Aspettando la stangata tasse...

Aspettando la stangata, o, come la definisce il governatore Marco Marsilio, la "rimodulazione dell'addizionale Irpef".

La Regione Abruzzo si prepara ad imporre un aumento delle tasse, con un incremento dell’addizionale Irpef volto a coprire il disavanzo stellare accumulato nella sanità. Secondo le ipotesi in discussione, l’aliquota potrebbe essere così rimodulata:

- 1,73% per i redditi fino a 28.000 euro;

- 2,63% per i redditi tra 28.000 e 50.000 euro;

- 3,33% per i redditi superiori a 50.000 euro.

In un’ipotesi più gravosa, il secondo e il terzo scaglione potrebbero essere uniformati al 3,33%, con un impatto stimato di circa 96 euro mensili per i redditi più elevati. Una decisione che sta suscitando aspre critiche da parte dell’opposizione e dei sindacati, preoccupati che l’aumento fiscale non porterà a un miglioramento dei servizi, ma servirà esclusivamente a colmare il deficit delle Asl.

Le critiche di Taglieri (M5S): "Marsilio non è Robin Hood"

Il consigliere regionale Francesco Taglieri, capogruppo in Regione del Movimento 5 Stelle, attacca duramente la decisione, accusando Marsilio di utilizzare la retorica per giustificare una manovra che penalizzafamiglie ed imprese già in forte affanno.

"Marsilio usa la semantica delle parole per far credere di essere il nuovo Robin Hood - dice il pentastellato - , ma la realtà dimostra il contrario: non sta togliendo ai ricchi per dare ai poveri, bensì sta aumentando le tasse a lavoratori e pensionati per coprire il fallimento della sua gestione. Il presidente dimentica – o finge di dimenticare – di aver incassato negli ultimi anni oltre 130 milioni di euro dalle cartolarizzazioni". 

Taglieri denuncia l’uso di queste risorse per eventi e propaganda politica invece che per investimenti strutturali in sanità, trasporti e welfare. "Quei soldi sono stati utilizzati per festival, feste e sagre, privilegiando la propaganda politica anziché i bisogni reali dei cittadini. Ora, con un buco nero nei conti della sanità, la soluzione è aumentare l’Irpef, chiedendo ancora una volta sacrifici". 

Il capogruppo M5S critica inoltre il metodo imposto dal presidente, che avrebbe minacciato di far cadere il governo regionale in caso di mancata approvazione del provvedimento.

Paolucci (Pd): "La destra vuole far pagare ai cittadini il fallimento sanità"

Anche il capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, Silvio Paolucci, attacca la manovra fiscale, sottolineando l'impatto negativo sui cittadini.

"L’ipotesi più accreditata prevede la conferma dell’aliquota Irpef al 1,73% per i redditi fino a 28.000 euro, ma per il secondo e terzo scaglione si passa al 2,63% e al 3,33%, con aumenti fino a 84 euro al mese. Numeri che destano più di una preoccupazione in un momento già critico".

Paolucci evidenzia le contraddizioni nella gestione del centrodestra, incapace di migliorare i servizi ma rapida nell’aumentare la pressione fiscale. "Lenta e inerte quando si tratta di dare prestazioni e servizi alla comunità, svelta e intransigente quando invece si taglia o si prende dalle tasche dei cittadini. Non saranno questi aumenti a risanare la sanità di Marsilio, il debito è consistente e strutturale". 

Secondo l’esponente Pd, la crisi della sanità è fuori controllo: "Oggi in Abruzzo, 120.000 persone rinunciano a curarsi perché non possono permetterselo. La mobilità passiva aumenta, i servizi ospedalieri peggiorano, le liste d’attesa sono interminabili. In pratica, i cittadini sono costretti a pagare per una sanità inefficiente e intempestiva."

Infine, Paolucci denuncia le scelte della giunta regionale: " 'Festival dannunziano', 'Notte dei serpenti', Napoli Calcio e le tante leggi mancia: tutto confermato. La propaganda non conosce tagli. Serve una mobilitazione generale per impedire questo ingiusto salasso".

Scontri nella maggioranza: la Lega si oppone agli aumenti

Il dibattito sull'aumento delle tasse ha acceso forti tensioni all'interno della stessa maggioranza di centrodestra. Durante un recente incontro istituzionale, la consigliera Carla Mannetti (Lega) si sarebbe opposta alla misura, scatenando un acceso confronto con Marsilio. 

Nel frattempo, cresce il malcontento tra cittadini e parti sociali, che chiedono maggiore trasparenza e soluzioni alternative per risanare il bilancio sanitario. Intanto domani Marsilio spiegherà ufficialmente le sue scelte. 24 mar. 2025

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