Vasto (Ch) - "Cento passi ancora", pagine di diario scritte da chi ha vissuto una storia cominciata subito dopo la morte di Peppino Impastato. L'autore del libro, Salvo Vitale, lo presenterà a Vasto il 24 aprile alle 18.30, presso l'Auditorium del centro servizi. Con lui ci sarà Faro Di Maggio a raccontare del militante di Democrazia Proletaria assassinato dalla mafia il 9 maggio 1978. Il depistaggio delle indagini, la controinchiesta dei compagni, le vicende processuali, la vita di Radio Aut, la lunga notte di Felicia e la sua ostinata richiesta di giustizia. 22 anni di lotta contro la mafia e uno slogan, scritto a caratteri cubitali in uno striscione portato ai funerali, che ha accompagnato, da allora ad oggi, ogni scelta dei suoi compagni: "Con le idee e il coraggio di Peppino noi continuiamo".

La storia di Peppino Impastato non è finita sulle rotaie di Cinisi, la notte del 9 maggio 1978. Non finisce per lui, perché dal suo sangue sono nate tante realtà che lottano contro la cultura mafiosa e che guardano alla conoscenza come arma contro la criminalità organizzata ed all’ironia come strumento per destrutturare il potere mafioso. Non finisce nemmeno per il suoi cari e gli amici che gli sono stati accanto nelle lotte e a Radio Aut e che si sono trovati a raccogliere i cocci di una storia ed a lottare per preservare integra la figura di Peppino. Il libro è una raccolta di ricordi personalissimi, intimi scorci di vita che raccontano l’attività politica ed il lavoro a Radio Aut, il mare scrigno delle confidenze, della disperazione e della rabbia, i compagni e l’ostinazione, i libri e le poesie. Ricordi che fanno i conti con la sofferenza fraterna per la perdita di un amico prima e di un compagno di lotta, poi. Vitale si accanisce su di essi perché non si dissipi nella nebbia della diffamazione un lavoro politico puro ed integrale; una memoria forte ed esemplare; un’esperienza di lotta e di vita che hanno segnato un passo importante nella storia di chi l’ha vissuta. Fa questo praticamente dal giorno successivo alla morte di Impastato e da allora non si è più fermato. Questa piccola raccolta di fotogrammi sta lì a ricordarcelo. Come sta lì a ricordarci la figura di mamma Felicia, straziata nell’anima ma indomita, che muore dopo aver visto sotterrare tutti gli aguzzini di suo figlio. Cento passi ancora è scritto con trasporto, Vitale non ci prova nemmeno a nascondere il coinvolgimento personale perché sarebbe impossibile e perché, alla fine, la storia di Peppino Impastato è, in buona parte, anche storia sua. 

L’incontro del 24 aprile s’inserisce nel ciclo dedicato alla libertà di tutti i popoli, in particolare alla resistenza kurda, per far conoscere ed aiutare tutte le popolazioni oppresse, che Rete Kurdistan Abruzzo sta portando avanti in questi mesi con Confederazione Cobas Abruzzo, Associazione Senzaconfine, Arci, Consulta Giovanile Vasto, Associazione Antimafie Rita Atria e PeaceLink Abruzzo, Rifondazione Comunista Vasto e Sinistra Anticapitalista Abruzzo per la Rete Antiliberista e Anticapitalista.
21 aprile '16

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