Una forte scossa di terremoto e stata avvertita in tutta l’Italia centrale alle 7.07 di questa mattina. Secondo l’Istituto nazionale di Fisica e Vulcanologia il sisma ha avuto una magnitudo di 5.7 ed è stato registrato al largo della costa marchigiana. E' stata seguita da altri due terremoti di magnitudo 3.1 e 3.4.
La terra, poi, ha tremato in diverse regioni: oltre che nelle Marche - da Ancona a Pesaro-Urbino spavento e danni- la più colpita, la prima scossa è stata sentita pure in Umbria ed Emila Romagna. La città più vicina all'epicentro è Fano, a circa 31 chilometri.
Momenti di apprensione in Abruzzo. Per qualche istante la paura è tornata a L'Aquila, città colpita dal sisma del 6 aprile 2009 e ancora in ricostruzione. Numerose le segnalazioni attraverso i social network. Chiamate ai vigili del fuoco anche nelle altre province, a partire da quella di Teramo, la più vicina alle Marche, già interessata in maniera significativa dalle forti scosse che hanno distrutto parte del centro Italia nel 2016 e nel 2017. Anche a Pescara risveglio con paura.
Sono già oltre 30, finora, (ore 10.15), le scosse di assestamento registrate dall'Ingv dopo la prima. La replica più forte è stata di magnitudo 4, ma numerose altre scosse di magnitudo più bassa vengono rilevate nella stessa zona.
Sospesi tutti i treni sulla linea ferroiaria Adriatica per consentire i sopralluoghi su ponti e nelle gallerie.
Era dal 1930 che non si produceva un sisma così forte al largo della costa settentrionale marchigiana: l'evento al largo di Senigallia, il 30 ottobre 1930, raggiunse magnitudo 5.8; la stessa del terremoto al largo di Rimini nel 1916. Il terremoto di oggi è stato innescato dal movimento delle faglie tettoniche e in particolare dalla compressione tra l'Appennino e la placca Adriatica. 09 nov. 2022
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