VASTO (Ch) - "Un soffitto dal quale si staccano pezzi di intonaco e dal, quando piove,  viene giù acqua; pentole, bicchieri, posate e piatti al limite dell’utilizzo; assenza di apparecchi condizionatori per fronteggiare la calura estiva; condizione precarie circa la qualità e la quantità dei pasti serviti". Il Sappe (Sindacato autonomo polizia penitenziaria), in una nota, denuncia le condizioni insostenibili della mensa degli agenti del carcere di Vasto. "Ci si dovrebbe vergognare - dice il sindacato - per come viene lasciato allo sbando il personale di polizia penitenziaria, in condizioni insalubri, indecenti e vergognose: e invece non sembra fregare a nessuno come vengono maltrattati gli agenti ddi questa struttura. Per ciò da giorni è in atto l’astensione dalla consumazione dei pasti in mensa”, fa sapere la segreteria di Vasto del Sappe. 

"Stiamo parlando di poliziotti che rischiano di vedersi cadere in testa pezzi del soffitto quando mangiano, e che quando piove devono quasi pranzare o cenare con l’ombrello. I muri della mensa sono fatiscenti e meriterebbero una tinteggiatura così come è necessaria una nuova dotazione di pentole, piatti, posate e bicchieri: quelli attuali non ce la fanno più. Una situazione assurda, da tempo ben nota a tutti ma che non ha ancora scandalosamente trovato una soluzione". 

Anche il segretario generale del Sappe, Donato Capece, sostiene la protesta dei poliziotti di Vasto e denuncia:  "Le istituzioni si dovrebbero vergognare per come vengono trattati i poliziotti. Il degrado della mensa agenti del carcere di Vasto è indedente e il Sappe, come primo e più rappresentativo sindacato della polizia penitenziaria – fa sapere Capece – rappresenterà ai vertici nazionali e regionali dell’Amministrazione penitenziaria tutte queste criticità, sollecitando urgenti ed adeguati interventi".  10 giugno 2016


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