Apre un nuovo reparto all'interno del carcere di massima sicurezza di Lanciano (Ch), ed è subito protesta. La nuova sezione, per detenuti a custodia attenuata, accoglierà una cinquantina di reclusi. Ma l'iniziativa viene apertamente contestata dai sindacati di polizia penitenziaria che da anni denunciano carenza cronica di personale: condizione che quest'iniziativa aggraverà e che - viene denunciato - "siamo sicuri, avrà effetti devastanti  sulla fruizione dei diritti degli agenti penitenziari,  su ferie e riposi, nonché sull'ordine e la sicurezza dell'istituto". 

A scendere in campo, a muso duro,  sono sette organizzazioni sindacali che, in una nota congiunta - a firma di Piero Di Campli  del Sappe, Nicola Di Felice dell'Osapp, Ruggero Di Giovanni della Uil, Rita Cericola del Sinappe, Adriano Greco della Cisl, Mauro Antonini del Cnpp e Nicola Mattioli del Cosp,- annunciano un sit di protesta, all'esterno della casa circondariale di Villa Stanazzo, per mercoledì 14 marzo, dalle 10.30 alle 12.30, in concomitanza con l'inaugurazione del neonato reparto. La cerimonia del taglio del nastro sarà così boicottata e i rappresentanti sindacali non indosseranno neppure "l’abito riservato ai giorni di festa in quanto da quel momento, non ci saranno più motivi" per gioire. I sindacati comunicano anche di aver invitato, per l'occasione, il leader del Carroccio, Matteo Salvini, "che - affermano - ha dimostrato di aver a cuore le condizioni di lavoro dei poliziotti penitenziari".  

Le organizzazioni sindacali evidenziano anche "la brusca scelta, da parte della direzione penitenziaria, di interrompere le trattative per la riorganizzazione del lavoro, effettuata in una fase delicatissima della negoziazione, ovvero mentre si discuteva dell’eventuale soppressione di posti considerati da sempre “presidi di sicurezza”, a fronte di un notevole aumento della popolazione di detenuti e della previsione di un incremento del ricorso al lavoro straordinario programmato, in barba a tutti gli accordi che dal lontano 2004 disciplinano tale materia". Per ciò mercoledì prossimo riprenderà anche lo sciopero della mensa, protesta, già effettuata  dal 10 gennaio al primo marzo scorsi e sospeso proprio per l’apertura del tavolo contrattuale. 
12 marzo 2018

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