Incontro a Palazzo Silone, a L'Aquila, per discutere le strategie per salvare, definitivamente, dalla chiusura, i quattro tribunali in bilico da anni.
La riunione è stata convocata dal presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, per "affrontare il futuro dei palazzi di giustizia di Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto, per delineare le strategie per la difesa e il loro mantenimento, accogliendo la richiesta del Coordinamento per la salvaguardia dei tribunali abruzzesi", come spiega una nota della Regione Abruzzo.
Al summit hanno partecipato i rappresentanti del Comitato per la tutela dei tribunali, parlamentari e consiglieri regionali.
"La questione dei tribunali non provinciali – ha dichiarato Marsilio – resta una priorità nell’agenda della Regione e dei nostri rappresentanti in Parlamento. È necessario un impegno unitario per scongiurare la chiusura e garantire ai cittadini un servizio essenziale e per questo coinvolgerò Parlamento e Governo nazionale. Continueremo a portare avanti una battaglia condivisa, affinché venga riconosciuta la specificità del nostro territorio e il valore strategico di questi presidi di giustizia".
L’iniziativa ha rappresentato un momento di confronto fondamentale per strutturare un’azione istituzionale coesa, che coinvolga anche il Governo e il Parlamento, al fine di ottenere soluzioni concrete.
“Ho raccolto le sollecitazioni – ha aggiunto Marsilio - e confermo il mio impegno per arrivare a una soluzione definitiva. Ora tornerò a interloquire con il ministro della Giustizia e il presidente del Consiglio, Gioriga Meloni, per individuare lo strumento migliore per garantire il loro futuro. Sono fiducioso nel percorso avviato, perché ha fondamenta solide e non ci sono condizioni che giustifichino passi indietro rispetto al lavoro fatto finora. Anche noi viviamo con urgenza questa vicenda e comprendiamo le preoccupazioni espresse. Farò ulteriori passi avanti, rafforzato dalla mobilitazione unanime e coesa di tutto il territorio, che ringrazio. E' questa unità di intenti che deve continuare a sostenerci nella battaglia".
Critico, sulla riunione e i suoi contenuti, il deputato Pd, Luciano D'Alfonso. "Il presidente Marsilio - attacca - poteva organizzare in una sala da the la riunione odierna. D’altronde è stato un ameno incontro ricreativo, senza alcun contenuto né aggiornamento di merito. Definire la riunione interlocutoria - continua - è persino generoso per un presidente di Regione che vanta rapporti preferenziali con il Governo centrale ma che non è in grado di portare a casa una proroga, figuriamoci la riforma della geografia giudiziaria. Per oltre dieci anni, in passato, è stata garantita la proroga dei tribunali sub-provinciali, solo oggi la
filiera di Fratelli d’Italia, ovunque al potere, è incapace di tutelare territorio e servizi. Un potere sterile, evidentemente; un potere che non è, ovvero che non può. Impotente. Ora, secondo gli impegni assunti da Marsilio, dovremmo attendere novità nelle prossime settimane, ma il tempo è contro di noi e dobbiamo continuare a tenere alta la battaglia in difesa della giustizia di prossimità.Già nei prossimi giorni proporremo in Parlamento, con tutti i colleghi disponibili, ulteriori emendamenti per garantire sopravvivenza a questi palazzi di giustizia, vista l’inerzia della destra".10 mar. 2025
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