Il caro energia mette in crisi la Sasi: oltre 9 milioni di euro di luce, rischio conti in rosso

La mannaia dei costi energetici per la Sasi Spa di Lanciano che rischia un bilancio 2022 in rosso dopo i 5 milioni di utili del 2021.

Il caro energia ha pesato per 9,5 milioni di euro, 1,3 milioni di euro al mese, il triplo del 2021, ma la voce, viene assicurato, non andrà sulle bollette degli utenti. Passivo che si può evitare, al massimo si spera in un pareggio, dopo la decisione della Cassazione che, nel lodo con l’Acea, chiama in causa anche la Regione Abruzzo, che dovrà versare a Sasi 3,6 milioni di euro.

Finanziamenti a iosa poi sulla società acquedottistica del Chietino, 82 comuni soci, che ha ottenuto quasi 63,7 milioni di finanziamenti dal Pnrr, Stato e Ue, più altri 6,7 milioni come premio dal ministero per aver anticipato gli appalti. Per il 2023 i primi 14,5 milioni di euro serviranno per concludere la ricerca perdita a Vasto e San Salvo e poi sulla costa col recupero tra i 150 - 200 litri al secondo. E poi nuovi depuratori a Gissi, Casoli e da San Vito a Ortona e interventi sulle Fosse Imhoff. 

Stamani il Cda ha messo a gara altri progetti: si tratta del potabilizzatore di Altino, 14,5 milioni di euro; primo tratto della nuova adduttrice Fara San Martino – Casoli, per oltre 7 milioni di euro; secondo tratta Casoli – Scerni per altri 20 milioni di euro. Infine un milione di euro per efficientare la sorgente dell’Avello. Riepilogo dell'anno che sta per finire, fatto oggi dal presidente della Sasi, Gianfranco Basterebbe, unitamente ai consiglieri d’amministrazione Graziella Di Filippo e Corrado Varrati, al direttore amministrativo Manuela Carlucci e quello tecnico Pio D'Ippolito. 

"L’attivazione dei finanziamenti – dice Basterebbe - porterà ad un grande impegno nei prossimi anni per l’attuazione e realizzazione degli interventi che andranno ad aggiungersi alle attività ordinarie. Solo nel bimestre novembre – dicembre sono stati appaltati interventi per circa 25 milioni. E’ stato un anno importante anche se con luci ed ombre. Una menzione speciale va agli uffici tecnici per la pianificazione e programmazione e le gare d’asta. La struttura ha acquisito capacità tecniche e strategiche evidenziate da organi statali e regionali. Quanto agli investimenti si apre per la nostra società un orizzonte nuovo, fatto di grandi progettualità che porteranno ad elevare gli standard di servizio offerto e di risolvere determinate ed annose criticità".

"E poi - aggiunge - c’è lo scenario incerto alla luce delle ipotesi lanciate a livello regionale di un gestore unico. Sasi ha invece proposto una rete di imprese tra i gestori idrici che permetta di condividere risorse e competenze per sfruttare le sinergie e risparmiare sugli approvvigionamenti abbiamo iniziato un percorso di condivisione dei servizi con la Saca di Sulmona".

In merito al recupero crediti siamo giunti, dopo 4 anni, a 16,7 milioni di euro. Non mancano comunque timori per il 2023. "Siamo una società sana e forte – rimarca il presidente Basterebbe - ma lo scenario globale ci induce ad essere prudenti perchè i numeri previsionali per il prossimo anno non sono rassicuranti e razionalizzeremo alcune spese. Procederemo anche a pubblicare i bandi per 51 assunzioni, in modo scaglionato, per il prossimo triennio".  28 dic. 2022

WALTER BERGHELLA

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