Sasi. Acqua col contagocce nel Vastese e in Val di Sangro: summit in Regione
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Tavolo tecnico, in Regione, a Pescara, tra sindaci, consiglieri regionali, parlamentari (Carmela Crippa dei 5 Stelle e Luciano D'Alfonso, del Pd) e tecnici di Ersi (Ente regionale servizio idrico) e Sasi, società di gestione del servizio idrico in decine di centri del Chietino. In discussione la crisi idrica che attanaglia Vasto e il Vastese e diversi centri della Val di Sangro. 

All'incontro, chiesto il 19 agosto scorso dal presidente Sasi, Gianfranco Basterebbe, hanno partecipato il presidente Marco Marsilio e il vice, con delega al Sistema idrico, Emanuele Imprudente. Almeno 30 milioni di euro occorrenti per sistemare reti colabrodo, recuperare le perdite, alleviare e diminuire i disagi di tutti i comuni che soffrono continue sospensioni a causa del quotidiano razionamento dell'acqua. Queste le richieste.

"Ho rappresentato gli aspetti salienti della questione e i numeri degli investimenti necessari - spiega basterebbe - . Occorrono in tempi brevi 10 milioni di euro e a seguire altri 15 per portare avanti lavori che permetterebbero una serie di opere fondamentali. Attualmente non c'è ancora un interlocuzione con  il Governo centrale per cercare di reperire i 10 milioni di euro; c'è una assicurazione di impegno da parte di Marsilio e delle istituzioni. Sono tutti consapevoli della necessità di intervenire in tempi brevi. Anche i lavori in programma non risolveranno la situazione – ha continuato Basterebbe – e con l'assenza di piogge se non si interviene, l'estate non sarà certo facile".

"E' una emergenza grave che perdura da troppo tempo - dichiara Marsilio -. Non sarà facile risolvere il problema in poco tempo: sono decenni che non si fanno attività di manutenzione ai nostri acquedotti. E quindi si è accumulato un deficit infrastrutturale che merita interventi economici importanti. Servono nell'immediato, secondo la ricognizione fatta dalla Sasi, non meno di 25 milioni di euro per poter realizzare le opere necessarie a mettere in sicurezza ed evitare disagi. Ci vuole l'impegno del Governo e del ministero competente, e pertanto abbiamo coinvolto i parlamentari per sostenere la risoluzione del problema".

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