Santa Maria Imbaro. 100 candeline per za' Italia Di Nunzio
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La nonnina di  Santa Maria Imbaro,  za’ Italia Di Nunzio, ha raggiunto  un secolo di vita. Cento candeline spente a bordo piscina, dopo la mezzanotte, aspettando l’arrivo del nuovo giorno, lo scorso due agosto.

La donna è nata nel 1920 a Lanciano (Ch) da Luigi e Rosaria Staniscia, ma dopo il matrimonio con Nicola Marcucci, a 32 anni, nel 1952, è andata a vivere a Santa Maria Imbaro (Ch). E’ rimasta senza la mamma a 7 anni dopo di che il papà Luigi, risposato con Sabbia Barone, ha messo al mondo altri 4 figli. Ad occuparsi dei 3 fratelli e della sorella  è stata Italia che ha cresciuto anche la sorella, Anna, figlia come lei di Rosaria. Proprio per dedicarsi ai lavori domestici e ai suoi fratelli e sorelle, non è riuscita a frequentare la scuola, ma negli anni, con il suo bagaglio di esperienze, ha arricchito diverse generazioni.

“Mamma - dice il figlio Auro Marcucci, di 66 anni - ha vissuto la Seconda guerra mondiale, e come nonno, conosce la lingua inglese. I soldati americani andavano a cena da loro, e così tutti i parenti che abitavano a Madonna del Carmine di Lanciano, per paura che le loro abitazioni venissero bombardate, si rifugiavano da nonno, in cerca di protezione".

Italia Di Nunzio, vedova da 18 anni, è stata "mamma esemplare, onesta, grande lavoratrice".

Aveva la stalla, e molti paesani ricordano il suo passaggio da Via Umberto per le nelle vie del centro di Santa Maria Imbaro, con Rosina, l’asinella che ha partecipato per tanti anni alla manifestazione “Il Dono” di Lanciano. La nonnina ha 21 nipoti e 24 pronipoti. “Mamma è onesta e rispettosa, forte e lucida, ed è animata da uno spirito di vita combattivo che ci trasmette forza e buona volontà. Lei è caritatevole. I suoi figli, Andrea e Roberto, ripetono sempre: “Tu sei come una roccia e noi ci auguriamo di essere come te”. I festeggiamenti si sono tenuti in un ristorante di Piane d’Archi, con la partecipazione di oltre 90 invitati, tra parenti ed amici. C’era anche la sindaca di Santa Maria Imparo, Maria Giulia Di Nunzio, che ha donato una targa di stima e un bouquet di fiori.

“Italia è amata da tutti per il suo carattere buono. Mi ha elencato  tutti i nomi dei  sindaci che mi hanno preceduta. Ha una memoria ferrea e oltre a cucinare per la famiglia, esegue lavori di cucitura a mano”, afferma il primo cittadino di Santa maria Imbaro. Il taglio della torta è avvneuto con il sottofondo dell’inno di Mameli, che tutti gli invitati hanno cantato.

Linda Caravaggio

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