Palazzina sgomberata in centro storico a Lanciano. 'Messi a disposizione alloggi rovinati, sporchi, senza servizi ne' arredi'
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"Siano consegnate case decenti". L’Usb (Unione sindacale di base) prende di petto la vicenda delle famiglie sgomberate, lo scorso 15 febbraio, a Lanciano (Ch), dalle case parcheggio situate in una palazzina del centro storico, in via Garibaldi 71. L’immobile, di proprietà del Comune,  fu  evacuato, in tutta fretta, per il pericolo crolli. Il tetto è marcio. Alcune travi si erano incrinate e spezzate, "tanto da provocare - diceva un'ordinanza a firma del sindaco, Mario Pupillo - un imbarcamento della copertura" che "ha causato una spinta verso la facciata esterna, che si è lesionata". Per "tutelare l'incolumità”, anche quella pubblica, dopo due sopralluoghi dei vigili del fuoco, di Lanciano e Chieti, le famiglie che vivevano nell’immobile sono state allontanate. Per circa un mese sono state ospitate in bed and breakfast e in alberghi della città.

Alcune di esse, quelle che vivono nei piani inferiori, dopo gli interventi di messa in sicurezza, sono rientrate nei propri appartamenti. Per altre tre, quelle che stavano proprio sotto il tetto a rischio, la situazione è complicata. Il Comune non intende più pagare la permanenza in hotel. Così ha messo a disposizione case Ater che si trovano in via Sigismondi, nel quartiere Santa Rita. "Ma sono in pessimo stato - dice Marco Iasci, delegato ASia (Ass.ne Inquilini e Abitanti) Usb Abruzzo -: intonaci cadenti, pareti in cattivo stato, cavi che svolazzano, escrementi di piccioni che troneggiano all'esterno. Non sono ammobiliate. Una addirittura ha l'ingresso murato e non ci può neppure accedere per capire in che condizione si trovi".

Oggi incontro in municipio, per cercare di arrivare ad un'intesa. "Bisogna allacciare le utenze, migliorare le condizioni degli stabili - riprende Iasci - e poi mettere gli arredi essenziali. Per questo ci si potrebbe servire anche di Ecolan e del Centro del riuso. Non si può - sottolinea - sbattere famiglie con bambini e disabili prima fuori di casa per l'incuria pubblica, poi fuori dagli alberghi per destinarli ad alloggi spogli, sporchi e privi di manutenzione e in condizioni igieniche disastrose. Abbiamo consegnato le foto scattate direttamente al primo cittadino durante il tavolo a cui erano presenti anche il vice sindaco Giacinto Verna e i dirigenti dei settori interessati. Aspettiamo risposte alle nostre richieste".

Nelle foto le condizioni delle case messe a disposizione dal Comune

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