Mense ospedali provincia Chieti. 'Nessun controllo. Da anni segnaliamo criticità e inadempienze'

"Era il 23 marzo 2018 quando, attraverso una pec inviata alla direzione generale della Asl di Chieti, segnalavamo, con dovizia di particolari, le innumerevoli irregolarità, rispetto al capitolato d'appalto, del servizio di mensa e pulizie nella Asl Lanciano-Vasto-Chieti.

Qualche mese dopo le stesse incongruenze sono sono state fatte presenti al Servizio di orevenzione di Salute sugli ambienti di lavoro. Inoltre, sempre attraverso pec, che ci permettono di ricostruire la catena delle responsabilità, sono stati coinvolti anche i dirigenti Asl che si occupano di controllare la regolarità dei contratti di servizi e forniture. Ma nulla è mai accaduto". 

E' quanto denuncia, in una nota, l'Usb - Unione sindacale di base dopo che, nelle scorse settimane, i carabinieri del Nas di Pescara hanno riscontrato criticità in quasi tutte le mense degli ospedali d'Abruzzo, tranne in quello di Pescara. "Da due anni fa - scrive l'Usb - c'è stato il peggioramento delle condizioni di lavoro del personale dipendente delle ditte che si occupano di queste attività e un evidente peggioramento del servizio rivolto all'utenza come riscontrato ora dai Nas. Infatti - sottolineano - i militari del comando per la Tutela della salute, dopo aver effettuato dei controlli su 14 mense ospedaliere, hanno riscontrato irregolarità in ben 13 di esse". Ci sono state anche denunce. "Secondo le indiscrezioni uscite dai mezzi di informazione ai pazienti sono stati somministrati cibi non adeguati o conservati in modo inappropriato".

"Negli ospedali vengono ospitati i nostri familiari, malati che necessitano di cure e attenzioni, che sono fragili e che avrebbero dunque bisogno della migliore assistenza possibile. Invece su di loro sono stati compiuti degli atti vili".

"Inutile ricordarlo, - tuona l'Usb -  le mense ospedaliere sono state date in appalto da quando il mantra "privato è bello" è stato scolpito sulle tavole di Mosè. L'obiettivo senza alcuna vergogna da parte delle Asl regionali, e con la complicità della politica, è stato di affidare il servizio a imprese esterne. La finalità doveva essere quella di produrre un risparmio e di migliorare l'efficienza del servizio, ma i fatti ci dicono che è successo esattamente il contrario".

Cercare di ridurre i costi per aumentare i profitti, tagliando su personale e qualità dei servizi, per di più usufruendo dei soldi pubblici, è vergognoso. Evidentemente, poi, controlli non sono mai avvenuti da parte delle dirigenze".

"Quanti anni - domanda il sindacato rivolgendosi anche all'assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì - dobbiamo aspettare per sollevare dal loro incarico i responsabili incapaci di gestire la situazione venuta alla luce grazie all'intervento dei Nas? Perché ci ostiniamo ad affidare all'esterno i servizi di mensa e pulizia quando potrebbero venir applicate delle soluzioni per gestirli direttamente? Perché i controlli sono così superficiali?"

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