Una pista ciclopedonale da realizzare, a Lanciano (Ch) sull'ex tracciato ferroviario della Sangritana, per un tratto di 7 chilometri e 200 metri che vanno dalla zona artigianale di Villa Martelli fino a contrada Torre Marino attraversando tutto il centro. Essa andrebbe da collegata piste del quartiere Santa Rita e di via del Mare.

Il progetto è stato proposto dal sindaco, Mario Pupillo, all'azienda Tua Spa e alla Regione, rispettivamente concessionaria e proprietaria dell'ex tracciato ferroviario della Sangritana, in una nota ufficiale inviata nel mese di luglio.

Questa mattina gli elaborati sono stati presentati alla città attraverso una conferenza stampa alla quale hanno partecipato l'assessore regionale all'Ambiente, Nicola Campitelli; il consigliere regionale Fabrizio Montepara; il sindaco di Treglio, Massimiliano Berghella; l'assessore del Comune di San Vito, Andrea Catenaro, e diversi amministratori municipali di Lanciano di maggioranza e minoranza. L'idea è stata illustrata attraverso un video (qui visibile) realizzato per meglio comprendere l'impatto che un intervento simile avrebbe sulla città, sia in termini di mobilità che di recupero di un tracciato inutilizzato da anni.

Nel filmato si ripercorre il tracciato che attraversa il territorio del comune di Lanciano, toccando i vari punti di interesse, come scuole superiori, impianti sportivi, uffici di servizi pubblici ecc. "Questa - afferma il sindaco Mario Pupillo - è un'idea che raccogliamo dalle associazioni e dai cittadini, che da tempo vedono in questa infrastruttura un'occasione di sviluppo per il comprensorio frentano, capace di generare un circolo virtuoso in termini ambientali, di mobilità, di recupero della missione storica della Sangritana che ha unito persone e territori con un'impresa straordinaria ai primi del 900 - dice ancora -. Questa iniziativa è da inserire in un progetto più ampio in scala regionale di mobilità definendola un possibile "progetto pilota" per l'Abruzzo intorno al quale costruire altre esperienze per connettere la via Verde dei Trabocchi alle aree interne, coinvolgendo così i comuni di San Vito Chietino, Treglio, Rocca San Giovanni, Castel Frentano, Sant'Eusanio del Sangro e così via. Come amministrazione non vogliamo medaglie, ma solo un'infrastruttura restituita ai cittadini e utilizzabile in un modo semplice ed intelligente: siamo disposti anche ad assumerci il costo della riconversione del tracciato in pista ciclopedonale, ricalcando il progetto realizzato sulla ciclabile che porta a Punta Aderci in misto battuto di montagna. Un intervento non impattante dal punto di vista ambientale che consentirebbe di conservare i binari e allo stesso tempo di utilizzare il tracciato, dal costo sostenibile di circa 50.000 euro a km". 

"Puntiamo - sottolinea Campitelli - su una mobilità sostenibile su tutto il territorio regionale e questo progetto va inserito in uno più ampio a cui stiamo lavorando. Questo è per noi un punto fermo, come richiesto anche dall'Europa per abbattere le emissioni di CO2. E’ il momento di scelte strategiche. L’idea di Lanciano è valida. Già abbiamo la Via Verde che è un esempio unico per la sua architettura ambientale. Nel futuro immagino un collegamento a pettine, da San Vito Marina fino al lago di Bomba".

"La Regione - evidenzia Montepara - deve collaborare e dare spazio alle idee che vengono dal basso. Questa ciclovia potrebbe essere una opportunità di sviluppo. Altro progetto potrebbe essere un collegamento Ortona – Guardiagrele". E il sindaco Berghella: "Si andrebbe a valorizzare anche diversi piccoli centri con le loro peculiarità". 

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