Lanciano e sicurezza. 'Diverse telecamere non funzionano: la videosorveglianza va rafforzata'
Videosorveglianza a Lanciano (Ch), non tutte le telecamere funzionano. “La città va meglio controllata e per questo c’è necessità di implementare i sistemi di video sorveglianza”. E’ quanto ha sostenuto il vice questore Lucia D’Agostino, neo primo dirigente del commissariato di Lanciano, che sul delicato problema ha incontrato il sindaco Mario Pupillo. Sono infatti recenti i gravi episodi di furti e rapine a Lanciano dove su 25 telecamere diverse non funzionano affatto ed hanno persino messo in difficoltà le forze dell’ordine durante le indagini per scoprire svariati reati commessi in città. 

Nel corso del summit si è anche detto che è necessario fare anche una mappatura per individuare dove sistemare nuove tecnologiche telecamere. Proprio quelle moderne e funzionanti hanno infatti permesso di inchiodare alcuni malviventi, sui sei arrestati, implicati nella recente e sanguinosa rapina alla villa dei coniugi Carlo Martelli e Niva Bazzan che ha avuto reciso il padiglione auricolare destro. Il Comune di Lanciano ha già partecipato a un bando per 64 telecamere, per 200 mila euro, e per ora non ha avuto alcun finanziamento: privilegiati al momento i piccoli comuni, ma attende che il progetto in concorso venga presto accolto essendoci stato l’altro ieri un nuovo decreto sicurezza da parte del Governo. Diversamente alcune telecamere verranno acquistate con fondi propri. “Le nuove zone che devono essere coperte dalla sicurezza, dice il sindaco Pupillo, spaziano principalmente dalle vie San Lorenzo e Unità d’Italia, al terminal bus e ippodromo”. 
29 novembre 2018

Walter Berghella

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