Dall’interpellanza regionale del consigliere Silvio Paolucci (Pd), presentata all’assessore alla Cultura, Roberto Santangelo, alla mobilitazione: si alza l’asticella per tutelare l’Agenzia di promozione culturale, con annessa biblioteca regionale con 35mila volumi, a Lanciano (Ch). La struttura conta cinque dipendenti ed è in predicato di perdere, dopo 44 anni, la direzione che passerebbe a Vasto (Ch), con due addetti.
“L’autonomia della struttura di Lanciano e del comprensorio non si tocca - è stato detto ieri in un sit in dinanzi allo storico Palazzo De Crecchio, in via dei Frentani, che ospita l’Apc -. E’ pronta la delibera che cancella la storia e l’autonomia della struttura a servizio di 47 comuni. Dopo un primo allarme lanciato dal sindaco Filippo Paolini siamo costretti a manifestare fisicamente la nostra contrarietà al progetto che per la seconda volta, a distanza di 5 anni, viene riproposto dalla Giunta di Marco Marsilio, e per il velo di silenzio caduto su una vicenda che non può essere trascurata dall’amministrazione comunale".
Oltre al consigliere regionale Paolucci presenti, tra gli altri, il collega Francesco Taglieri (M5S), Leo Marongiu, consigliere comunale e segretario provinciale Pd; Rosetta Madonna segretaria Partito democratico Lanciano; Carlo Orecchioni (Progetto Lanciano); Rita Aruffo (Europa Verdi Frentania); Saverio Gileno, segretario regionale Giovani Democratici; Angela Bianco, vice presidente dell’Università della Terza Età, con 430 iscritti, e lo scrittore Remo Rapino.
Quest'ultimo, premio Campiello 2020, argomenta: “Appartengo alla generazione che ha vissuto la relazione con il centro culturale, molto ricca di esperienze e arricchimento di idee. La cultura è strumento fondamentale di conoscenza, cambiamenti e trasformazioni. Aiuta ad indirizzare una diversa architettura del futuro e della politica. E’ necessaria una grande manifestazione, coinvolgendo in modo particolare studenti e insegnanti. La scuola ha un compito fondamentale. Ho paura che ci possa essere altro quando si comincia a tagliare".
Togliendo il responsabile dell'ufficio verrebbe a scomparire anche l'ultimo presidio regionale esistente a Lanciano. “Per territorio di competenza – aggiungono i presenti – l’Agenzia è la più grande della Regione e possiede una grande quantità di attrezzature e materiale multimediale, un patrimonio di 3mila unità tra film, documentari e storia della cultura popolare abruzzese, quasi l’intera collezione del professore Emiliano Giancristofaro. La Regione, negli anni, ha depauperato sempre di più queste strutture. Questa iniziativa, come già accaduto per la sanità, vuole mantenere riflettori accesi sulla vicenda, ottenere risposte, interrogare la Giunta Marsilio sull’oggi e sul domani della struttura e responsabilizzare l’amministrazione Paolini sul tema”. 13 mar. 2025
Testo di WALTER BERGHELLA
Servizio video di SERENA GIANNICO
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