Il teatro 'd'Annunzio' a Pescara è inagibile: sarà chiuso per due anni. 'Intervenga la Procura'
Dall’8 marzo il Teatro "d’Annunzio" di Pescara è chiuso per problemi di staticità e vulnerabilità sismica. E non sarà fruibile per due anni.
"Il fiore all’occhiello della cultura e del turismo della nostra città da quasi due settimane  è inagibile. Perché non lo hanno comunicato alla città?"
 
Lo chiede il consigliere regionale del Pd, Antonio Blasioli, che stamani ha denunciato il fatto insieme agli esponenti cittadini del Partito democratico. "Addio premi Flaiano, addio alle altre manifestazioni pubbliche e private. Ecco l’eredità della giunta Masci", aggiunge Blasioli.
 
Il consigliere Giovanni Di Iacovo parla di "colpo di scena", lamentando gli inevitabili "cancelli sbarrati per tutte le iniziative che siamo abituati ad amare in estate, da Pescara Jazz a Funambolika, dai Premi Flaiano alle iniziative dell’Ente Manifestazione e ai tanti concerti estivi". Il motivo per cui il "d'Annunzio" non sarà più accessibile è dovuto alla vulnerabilità sismica. "Ma non è certo una novità - stigmatizza Di Iacovo -. Già dal 2019 il sindaco conosceva il problema e infatti fece fare una verifica che diede un esito molto negativo e la struttura fu puntellata in attesa di un ulteriore studio di vulnerabilità sismica. Però gli anni passano e la situazione peggiora, nel frattempo l’anno scorso sono stati spesi 435.000 euro per tutt’altro (efficientamento energetico e nuove sedioline rosse), mentre l’intero teatro era ancora in questa difficile condizione. E si è arrivati ad ora, quando è stata dichiarata la “assoluta inagibilità” della struttura". Di Iacovo sottolinea infine "un ultimo aspetto inquietante", e cioè che, nonostante il teatro fosse stato chiuso dall’8 marzo, "questa decisione non è mai stata annunciata/comunicata alla città. Ci aspetta un’estate più vuota e spenta delle precedenti".
 
Pronta la replica dell'amministrazione. Prima tra tutti il sindaco Carlo Masci, in conferenza stampa: "I nostri tecnici hanno completato le verificheper individuare gli spazi dove organizzare la stagione estiva in virtù del fatto che la scorsa settimana gli uffici ci hanno comunicato che le verifiche avevano evidenziato una codifica che impone un’agibilità almeno nei termini di utilizzo completo. Da verificare se si può utilizzare con presenze ridotte. C’è stata, però, un’amplificazione di situazioni che stiamo gestendo".
 
"Il Pd farebbe bene a non fare campagna elettorale su tutto, gridando ogni volta allo scandalo", ha spiegato, nel pomeriggio, il presidente del Consiglio comunale Marcello Antonelli. "Nessuna notizia è stata tenuta segreta: la relazione tecnica è stata consegnata il 6 marzo ai dirigenti del Comune, mentre l'8 marzo è stata formalizzata all'Ente Manifestazioni Pescaresi la comunicazione che inibiva l'utilizzo della struttura. In meno di dieci giorni abbiamo individuato le soluzioni per salvare la stagione estiva e oggi ci presentiamo qui per raccontare quello che è accaduto. Capisco la voglia di polemizzare sempre su tutto ma, quando poi qualcuno deve inventarsi i motivi, ciò mi piace molto meno. L'ultimo sopralluogo si è tenuto questa mattina insieme ai tecnici interessati, e pertanto domattina avremmo comunicato tutto alla città. La nostra amministrazione si è sempre mossa in maniera trasparente".
 
L'assessore alla Cultura, Maria Rita Carota, evidenzia che "proprio questa mattina, con i tecnici del Comune e i referenti dell'Ente Manifestazioni Pescaresi, siamo andati a visionare il Campo Flacco, cioè l'antistadio, verificando che anche tecnicamente c'è la possibilità di ospitare in questa struttura gli spettacoli dell'estate. Per quanto riguarda i Premi Flaiano, io ho cercato personalmente di mettermi in contatto Tiboni, ma non è stato possibile comunicare direttamente. I premi Flaiano potranno essere ospitati nel campo Flacco o, in alternativa, in piazza Salotto, dove si sono già tenuti più volte in passato. Per la messa in sicurezza del "d'Annunzio" dovrebbero essere necessari 2,5 milioni di euro, e già avevamo cercato di reperire questa cifra con risorse regionali".
 
Infine l'assessore Carota ha precisato che "in passato, quando si sono tenuti gli spettacoli al "d'Annunzio", non ci sono stati assolutamente rischi per gli spettatori, in quanto apposite certificazioni tecniche avevano accertato che la struttura era pienamente agibile".
 
Al vetriolo una lettera di Carla Tiboni, presidente dei Prmi Flaiano: "Apprendo con sgomento la notizia che il Teatro monumento "d’Annunzio", luogo e simbolo della cultura cittadina, abbia una “inagibilità statica” con assoluto divieto di utilizzo dell’immobile. L’Associazione culturale Ennio Flaiano aveva già sottoscritto per il 2024 con l’Ente Manifestazioni Pescaresi il contratto per la serata finale di premiazione del 7 luglio e versato il 50% della cauzione. Con una conferenza stampa prima e con comunicati stampa avvicendatisi nel tempo, avevo sollevato il problema di una gestione dell’Ente Manifestazioni Pescaresi (ricordiamo controllata al 90% dal Comune) che avrebbe presentato delle irregolarità... ma non ho mai avuto risposte; nemmeno alla richiesta che aveva formulato l’Associazione Flaiano di entrare come socio, giudicata addirittura “inopportuna” in sede di Consiglio comunale. In pratica, in questi anni avremmo lavorato e svolto eventi con una condizione reale di pericolo, senza sicurezza per il pubblico e i premiati che la manifestazione ha ospitato. Chiedo a questo punto che intervenga la Procura della Repubblica di Pescara per verificare cosa stia realmente accadendo all’interno dell’Ente Manifestazioni Pescaresi, perché quanto vericatosi è grave in materia di sicurezza e di gestione. Quindi, ad oggi, la 51 edizione dei Premi Internazionali Flaiano, la cui organizzazione è già a pieno ritmo lavorativo, non ha un luogo dove svolgersi. Ogni altra location, evidentemente, comporterà dei costi decisamente più elevati rispetto a quelli del teatro d’Annunzio. Chi se ne farà carico?"
20 mar. 2024
 
MASSIMO GIULIANO
 
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