Ex Negri Sud? Nessuno spostamento di attività o reparti dall'ospedale 'Renzetti'

Fa ancora discutere la proposta da parte dei vertici della Asl di trasferire uffici e servizi all’ex Mario Negri Sud e finora sono i "no" a farsi sentire. Contrario a questo progetto anche il Pd di Lanciano, la segretaria Rosetta Madonna e i consiglieri comunali Leo Marongiu, Marusca Miscia e Lorenzo Galati.

Il dibattuto argomento è stato al centro della riunione del direttivo del partito, insieme ad altri temi importanti e di forte attualità come la sicurezza, l’applicazione della tariffa puntuale sui rifiuti, la mobilità sostenibile e la questione dei cantieri in città. Temi particolarmente sentiti ma ancora una volta l’indice è puntato sulla sanità o meglio sugli irrisolti problemi dell’Ospedale Renzetti.

“Noi eravamo e siamo fermamente contrari allo spostamento di servizi o reparti ospedalieri dall'area del Renzetti: il laboratorio analisi ed il reparto di anatomia patologica e citologia devono restare nell'area chirurgica e medica del Renzetti per non rallentare o paralizzare ulteriormente le attività. Il disagio logistico che si va profilando – ribadiscono gli esponenti del Pd in una nota -, qualora dovessero davvero partire i lavori per il nuovo Ospedale, ricordiamo, arriva a causa dell'idea progettuale imposta da Schael e avallata da Paolini sulla demolizione e ricostruzione del Renzetti, visto che non si e' voluto seguire la proposta progettuale dell'Amministrazione Pupillo e validata dall'allora Giunta regionale del monoblocco sull'area dell'attuale obitorio-elisuperficie”. Chiedono di riflettere ancora sulla decisione di demolizione e ricostruzione. Una scelta che, a loro parere, dovrebbe essere rivista, anzi bisognerebbe fare un passo indietro e riconsiderare l’intera situazione.

"Attenzione – continuano -  a non perdere di vista le vere questioni che oggi riguardano il Renzetti, siamo ancora in attesa della comunicazione dei 2,5 milioni di euro promessi da Marsilio per ristrutturare l' ormai ex Utic e quindi riconsegnare 2 posti di rianimazione e 2 posti di Utic che sono stati sottratti nei mesi scorsi".

La direzione del Pd si dice aperta a valutare altre soluzioni logistiche per l'area amministrativa e per gli uffici. “Se Provincia e Asl trovassero un accordo effettivo per l'ex Mario Negri Sud si potrebbe valutare la soluzione di un polo esclusivamente per funzioni amministrative o di formazione. Ma con quali costi di ristrutturazione? E con quali tempi?- incalzano - dopo l'operazione Casa di Comunita' in Via Spaventa, il primo obiettivo non era quello di trovare risorse per ristrutturare anche l'area contigua dell'ex Eca per completare l'offerta territoriale? Ed i lavori su Via Spaventa come procedono? E lo stabile che il comune ha acquisito dalla Asl in via dei Frentani che destinazione avrà? Del locale ristrutturato alla Fiera con 100.000 euro per volere di Asl e Comune che si ha intenzione di fare?". Tanti gli interrogativi in attesa di risposte che chissà se e quando arriveranno.

Intanto si registra la netta contrarietà al riutilizzo della struttura dell’ex Negri Sud anche del consigliere comunale di Azione Giacinto Verna, ex assessore ai Lavori Pubblici che stigmatizza prima di tutto l’assenza di una posizione precisa da parte del sindaco Paolini e di tutta la maggioranza consiliare. “Il Renzetti rappresenta non solo l'ospedale di Lanciano ma di tutto un territorio – sottolinea – e negli ultimi anni è stato sempre più spogliato, svuotato, depredato. Ora si chiede a questa comunità un ulteriore sacrificio,  trasferire una serie di uffici e servizi sanitari a una decina di chilometri dal centro di Lanciano. Questo perché, per la realizzazione del nuovo ospedale, il direttore Schael vuole utilizzare il suo metodo “cuci e scuci”, ovvero abbattere uno dei padiglioni e ricostruirne un altro. Il  progetto, invece, approvato dalla giunta Pupillo prevedeva di costruire un monoblocco a 5 piani nell’area dell’attuale parcheggio e dell’eliporto, senza creare alcuna interferenza con le attività di assistenza del Renzetti. Al termine dei lavori i reparti avrebbero traslocato nel nuovo ospedale e alcuni manufatti attuali avrebbero potuto ospitare altre attività sanitarie e amministrative costituendo la “Cittadella della salute”.

Anche Verna, dunque,  torna a evidenziare l’efficacia del progetto previsto dalla passata amministrazione rimarcando i problemi che potrebbero derivare dalle attuali decisioni. “con il sistema Schael “si genera un cantiere all’interno dell’ospedale per anni e la necessità di trasferire servizi e reparti in altri spazi, generando disservizi, inquinamento ambientale, costi aggiuntivi e soprattutto la disarticolazione delle attività assistenziali dell’ospedale».

Per il consigliere di Azione non ci sono abbastanza dati ed elementi per valutare la proposta con obiettività e soprattutto è difficile fidarsi di un’azienda sanitaria che in questi anni ha messo in campo solo iniziative capaci di impoverire l’ospedale di Lanciano. Chiede invece assicurazioni e concrete garanzie per il Renzetti che ha bisogno di primari, infermieri, medici e macchinari per rispondere alla domanda di salute dei cittadini. E poi “se davvero questa operazione è utile a tutto il territorio – conclude provocatoriamente Verna - per ridare, da un lato, dignità a un immobile come il Mario Negri, e dall'altro razionalizzare gli uffici e risparmiare, perché non vi trasferiamo l'intera direzione generale della Asl?" 22 gen. 2025

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