Convitto femminile Villa Santa Maria. Il sindaco: 'Non chiude', ma i documenti (eccoli) dicono il contrario
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Con nota 292 del 18 aprile 2025 (leggere documento allegato all'articolo) la dirigente dell’Istituto alberghiero di Villa Santa Maria, Barbara Bernardone, avvisa docenti, famiglie, personale in servizio e sindacati che, "a causa dello scarso numero di richieste", a decorrere dal primo settembre prossimo il Convitto femminile della scuola è ufficialmente chiuso e non si potranno accettare iscrizioni da parte di studentesse per l'anno scolastico 2025/2026.

E dice anche che il Ministero, data la situazione, non ha assegnato personale (vedere altro documento allegato) al Convitto femminile, che al momento conta 29 iscrizioni più uno in itinere. Al contrario in quello maschile, con 60 ragazzi iscritti, ci saranno sette educatori/coordinatori. Il tutto è nero su bianco, dal 10 aprile scorso, sul Sistema Informativo del Miur in cui si legge "Posti per convittualità notturna maschile numero 7; posti per convittualità femminile  0 (zero)". Le istitutrici "perdenti posto" sono tra l'altro già state allertate.

La comunicazione della preside arriva dopo nota dell'Ufficio scolastico provinciale, protocollo 7005/VII datata sempre 18 aprile e a firma di Pierangelo Trippiteli, dirigente dell'ufficio scolastico Pescara-Chieti. Fin qui gli atti ufficiali, che parlano chiaro. Poi c'è stata la nota della Cisl Scuola, con il segretario generale Abruzzo e Molise, Davide Desiati, che ha chiesto al Ministero di rivedere il provvedimento (vedi altro documento) e, in sostanza, di tornare sui propri passi. 

Ora il sindaco di Villa Santa Maria, Giuseppe Finamore, in un comunicato rassicura tutti e dichiara che si tratta di "un polverone sollevato...". Sarebbe un polverone, o un chiacchiericcio, se non ci fossero i documenti ufficiali che invece abbondano. Recita la nota del primo cittadino: "Voglio rassicurare genitori, cittadini e chi ha sollevato il polverone sulla vicenda... dicendo che non ci sarà nessuna chiusura. E' errato - continua - parlare di chiusura del convitto femminile, in quanto si tratta di una struttura unica e il numero di convittrici e convittori viene calcolato complessivamente – spiega -. Subito dopo aver letto la notizia, mi sono attivato chiedendo lumi all’Ufficio scolastico provinciale e agli organi regionali che mi hanno rassicurato sul fatto che, nonostante il basso numero degli iscritti all’Alberghiero per il prossimo anno, il convitto non subirà nessuna conseguenza. Mi sono confrontato con l’assessore regionale Roberto Santangelo che ha dato piena disponibilità nel caso in cui si verificasse l’ipotesi chiusura, che al momento non c’è. Le ragazze che usufruiranno del servizio il prossimo anno sono circa trenta tra nuove iscritte e alunne che già alloggiano nel convitto. E' vero che il numero è sotto la soglia dei 40, dichiarato a rischio dal Ministero, ma è anche vero che il numero dei fruitori della struttura ricettiva deve essere conteggiato unitamente alla sezione maschile. Quindi non c’è nessun rischio di chiusura. E se si verificherà questa situazione, il Comune sarà pronto a intervenire con una soluzione pronta a garantire il servizio. E'  mio dovere – conclude -  rassicurare tutti i genitori delle alunne, che incontrerò nei prossimi giorni per spiegare loro la vicenda, in maniera chiara e non strumentale com’è accaduto in questi giorni”.

In "maniera strumentale?" Ci sono i documenti che parlano... "Io non li ho visti", dichiara, ad Abruzzolive.tv, il sindaco. Eppure esistono. 

"Se non ci si muove oculatamente ed in fretta - dicono invece alcuni cittadini preoccupati - a Villa non ci saranno più studentesse all’Alberghiero, perché è improbabile che mamme e papà mandino qui le loro figlie di 13/14 anni sapendo che non potranno contare sull’ospitalità di una struttura pubblica e ben attrezzata, ma dovranno eventualmente alloggiare in case private con i conseguenti pericoli e le maggiori spese da sostenere. E non saranno penalizzate solo le eventuali iscritte al primo anno, ma anche quelle iscritte agli anni successivi e già presenti, molte delle quali potrebbero orientarsi verso un trasferimento. Ci sono margini per salvare ancora il salvabile? E' obbligatorio provarci con determinazione e speriamo lo si faccia".

"La prima e più immediata conseguenza - rimarcano invece dal sindacato - andrà a gravare sull’aspetto occupazionale che da subito vedrà la drastica diminuzione di tutto il personale (istitutrici e personale Ata) impiegato nel convitto. Qualcuno è anche del posto e di zone limitrofe". 24 apr. 2025

SERENA GIANNICO

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