Atessa. 'Qui si fa un terzo del Pil dell'Abruzzo, ma i servizi sono altrove': così i sindaci del Sangro al prefetto di Chieti
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"Qui si fa un terzo del Pil dell'Abruzzo, della sua ricchezza, ma i servizi sono altrove, per la maggior parte concentrati, anche a doppioni, sull'asse Chieti-Pescara": così i sindaci della Val di Sangro al nuovo prefetto di Chieti, Giacomo Barbato, in un incontro in municipio ad Atessa (Ch). Il primo del rappresentante di Governo con gli amministratori comunali. "La scelta di Atessa - spiega il prefetto - vuole essere il riconoscimento di una realtà sociale, economica e produttiva di grande rilievo per l'intera provincia". Convocati  i primi cittadini di Altino, Archi, Bomba, Carpineto Sinello, Casalanguida, Casalbordino, Castiglione Messer Marino, Colledimezzo, Gissi, Guilmi, Montazzoli, Paglieta, Perano, Pollutri, Roccascalegna, Sant'Eusanio del Sangro, Scerni, Tornareccio, Villa Santa Maria. Presenti anche il comandante provinciale dei carabinieri, Florimondo Forleo, e il capitano della compagnia di Atessa, Marco Ruffini.

Il sindaco di Atessa, Giulio Borrelli, nel fare gli onori di casa, elenca le criticità del territorio... "Le strade sono rovinate, persino impercorribili; c'è un un problema di approvigionamento idrico... C'è la questione cinghiali...". E poi bisogna puntare "sulla tutela ambientale e sulla sicurezza".  E l'elenco dei principali problemi si allunga... "Non si riesce a trovare un segretario comunale e, per questo, diventa persino difficile fare un Consiglio...", dice Domenico Giangiordano, sindaco di Roccascalegna. "Bisogna rafforzare e potenziare gli organici delle forze dell'ordine - fa presente Nicola Scaricaciottoli -, perché i cittadini chiedono più sicurezza, anche il lavoro svolto è egregio". "Nonostante siamo in una zona circondata da fiumi - attacca Vincenzo Muratelli, sindaco di Altino - soprattutto d'estate siamo in balìa di una grave carenza idrica. Da Altino a Paglieta e fino a San Salvo... la situazione diventa drammatica. Non c'è acqua nelle case e neppure per l'agricoltura,  a causa di vecchie concessioni che andrebbero riviste. Abbiamo campi di peperone dolce, nostra produzione d'eccellenza, che si riescono ad innaffiare solo per pochi mesi".  Remo Fioriti, sindaco di Tornareccio, si sofferma sull'emergenza cinghiali. Faccenda per cui col precedente prefetto, Antonio Corona, c'era stato un duro scontro. Nel 2016, infatti, per "arginare una situazione ormai fuori controllo" 43 sindaci del Chietino avevano preparato un'ordinanza di abbattimento continuo dei cinghiali, "unica soluzione praticabile". Cancellata però dal prefetto di allora. Mario Troilo, sindaco di Archi,  rincara: "Qui ci sono tanti incidenti stradali a causa degli ungulati, abbiamo avuto morti. Le aziende agricole non raccolgono ciò che seminano, rischiano di chiudere". 

Il primo cittadino di Villa Santa Maria, Giuseppe Finamore, denuncia i disagi patiti dai ragazzi che frequentano l'Istituto Alberghiero "Marchitelli" di Villa a causa della chiusura, da quasi due anni, per motivi di sicurezza, da parte della Prefettura di Isernia, della provinciale 119 Sangritana che, ad un certo punto, in Molise, cambia nome e diventa provinciale 88 Sangrina. "L'arteria - ricorda - è sbarrata da Borrello (Ch) a Sant'Angelo del Pesco (Cb). E' percorribile in auto, ma vietata a pullman e a tir perché ritenuta pericolosa. I pendolari, lavoratori e studenti, sono costretti a tragitti alternativi - passano per Gamberale - e allungano i tempi, con grossi disagi. Senza contare le bisarche, cariche, che un tempo erano dirette verso Napoli...". Nel frattempo sono in corso i lavori per il completamento della Fondovalle Sangro, che avanzano a velocità di... lumaca. La richiesta è di "un tavolo in cui si possa discutere per trovare le soluzioni per il ripristino della viabilità". 

Caustico il sindaco di Perano, Gianni Bellisario. "Qui si produce un terzo del Pil regionale, ma per quanto riguarda i servizi siamo all'anno zero. Siamo il Mezzogiorno d'Abruzzo... Noi facciamo economia e gli altri, tra Chieti e Pescara, si godono i servizi...". Felice Magnacca, sindaco di Castiglione Messer Marino, lamenta la carenza di assistenza e servizi sanitari. "L'ospedale più vicino - riferisce - è quello di Atessa, ma è stato depotenziato. E Agnone, appena più distante, sta subendo la stessa sorte".  Chiude il sindaco di Casalanguida, Luca Conti, che rammenta come i piccoli Comuni non abbiano personale. E che, in certi momenti, soprattutto durente le emergenze, è davvero complicato andare avanti. Forleo, dal canto proprio, rimarca la difficoltà dei cittadini dei centri montani di avere un'assistenza sanitaria adeguata e tempestiva... "Capita che per questo si muoia...", afferma. E per ciò anche la più piccola caserma ha la propria importanza, perché è a servizio della popolazione,  della comunità, soprattutto nei momenti difficili. 

Il prefetto, che dice di conoscere bene le difficoltà dei sindaci, avendo svolto certe funzioni. Annota tutto. Fa una lista delle questioni sul tappeto "in modo da poterle affrontare" di petto e con la dovuta incisività.

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