Atessa. 'Ecco come verranno investiti i fondi derivanti dalla vendita di Sangro Servizi'
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La variazione del programma triennale 2018-2020 delle opere pubbliche, con conseguenti modifiche al bilancio. Questi gli argomenti principali affrontati, ad Atessa (Ch), nell'ultima seduta del Consiglio comunale. In lizza, e di ciò si è principalmente discusso, l'utilizzo dei fondi arrivati nelle casse municipali a seguito della cessione della quota rimanente, ossia il 51 per cento, della società del gas Sangro Servizi, alienata, dai Comuni di Atessa, Paglieta e San Vito, principalmente perché piena di debiti. La somma introitata dal Comune di Atessa è stata di 887mila euro, parte della quale sarà, in  primo luogo, destinata all'estinzione di un mutuo acceso dalla precedente amministrazione di centrodestra per il complesso Vittoria. "Si tratta - ha spiegato il sindaco Giulio Borrelli -  di entrate straordinarie per le quali la legge impone che il 10 per cento vada utilizzato per l'estinzione di mutui. Noi abbiamo destinato a ciò il 23 per cento, quindi 205 mila euro. La cifra restante - ha evidenziato ancora - servirà per interventi straordinari sul patrimonio e sul territorio". Trecentomila euro quindi verranno impiegati per la sistemazione delle strade , "molte delle quali impraticabili", ha sottolineato il primo cittadino; 70mila euro per il completamento della sala polivalente di Monte Marcone, che necessita di ulteriori lavori per poter essere utilizzata; i restanti 310 mila euro andranno per l'arredo urbano del parco del Tratturo e di piazza Garibaldi, per la sistemazione aree verdi ed edifici pubblici, quali il complesso di San Pasquale, la caserma dei carabinieri e il teatro comunale.  

La discussione, inoltre, a seguito di due mozioni presentate dal gruppo di opposizione Liberatessa, si è incentrata sulla "messa in sicurezza sismica ed antincendio" delle scuole Ianico e Piana la Fara. A incalzare, a ripetizione, la maggioranza il capogruppo di Liberatessa, Enzo Pellegrini, che ha chiesto lavori in tempi rapidi sui due plessi. La risposta è arrivata dal capogruppo di Uniti per Atessa, Giorgio Farina. "Nel 2003 - ha spiegato Farina - sono state aggiornate le zone sismiche del territorio nazionale e Atessa, da zona non sismica in base ad una classifica del 1984, è diventata zona sismica 3. In base a ciò  le amministrazioni devono procedere alla verifica degli edifici e delle opere infrastrutturali che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso. La stragrande maggioranza di opere di messa in sicurezza - ha aggiunto - vengono effettuate con risorse extracomunali perché non parliamo di interventi di poche migliaia di euro: la messa in sicurezza sismica di un edificio non può ricondursi ad interventi precipitosi e palliativi. Sono invece molto costosi, per ciò spesso non rientrano nelle possibilità economiche delle amministrazioni comunali e quindi lo Stato mette a disposizione contributi e finanziamenti". Per quanto riguarda l'edificio di Piana La Fara - è stato ricordato "esso è costituito da più corpi, realizzati in periodi diversi, uno risale agli anni 60 e l’altro, quello centrale agli anni 90. Nel 2003 è stata effettuata una valutazione del livello di affidabilità e vulnerabilità sismica dell’edificio che si è conclusa evidenziando che tutto il fabbricato che ospita la scuola di Piazzano è agibile per lo svolgimento delle attività. E' evidente - ha aggiunto Farina - che questi aspetti non significano una mancata attenzione alla situazione, tant’è che gli uffici sono già stati incaricati di avviare le procedure per l’attivazione dei relativi canali di finanziamento".

"Per quanto concerne la scuola di Ianico - ha fatto presente - l’amministrazione ha approvato, nel dicembre 2017, uno studio di fattibilità per lavori di ristrutturazione edilizia, miglioramento sismico e messa a norma, per un importo di 700 mila euro. L'istituto comunque non presenta criticità immediate".  
Ma Pellegrini, non soddisfatto, ha continuato a continuato a chiedere che, per i lavori sulle scuole, vengano adoperati parte dei fondi derivati dalla cessione della Sangro Servizi, destinati, secondo lui, "a interventi che non risultano di primaria importanza". "Perché - ha ribattuto Farina - in passato per adeguamento sismico delle scuole Cinalli e Ciampoli non avete utilizzato fondi da bilancio? 
Perché non avete utilizzato le somme della farmacia, del 49 % di Sangro Servizi e di Terna? Perché non vi attivate con il vostro governo per fare in modo che per la messa in sicurezza delle scuole ci diano fondi?" "

La seduta si è conclusa con la rapida disamina di alcune interrogazioni di Progetto Atessa, sulle lampade votive al cimitero, sul wifi pubblico e sulla necessità di attivare un "infopoint della polizia locale in piazza Oberdan".
16 novembre 2018

Nelle foto due momenti del Consiglio comunale
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