Atessa. Borrelli contro tutti. 'Lasciate in pace l'ospedale, i servizi, le apparecchiature e il personale'

Un post su Facebook per parare frecciate lanciate qui e lì da vari esponenti politici e per ribadire, ancora una volta, quale deve essere il ruolo dell'ospedale di Atessa (Ch).

L'autore è il sindaco Giulio Borrelli che, sui social, scrive: "In attesa che, nell'imminente riunione del tavolo romano di monitoraggio, sia valutata la proposta di riorganizzazione dell'intera rete ospedaliera dell'Abruzzo, così da mettere fine anche alla vicenda del nostro "San Camillo de Lellis", consentitemi due considerazioni. La nostra tesi,- scrive -  secondo la quale non era necessario smantellare, un intero ospedale, per far posto a un luogo per pazienti Covid dimessi o paucisintomatici, non era così peregrina. Ci fa piacere apprendere che nella recentissima delibera di Giunta regionale, la 598/2020, che riguarda il riordino e potenziamento della rete assistenziale per emergenza coronavirus, sia ora la stessa Regione a riconoscere che questi pazienti possono essere tranquillamente presi in carico dalla rete territoriale e non da quella ospedaliera". Durante la prima ondata della pandemia, nella scorsa primavera, il presidio di Atessa è stato spogliato di tutti i servizi per accogliere i malati Covid in via di guarigione. Durante l'estate il ripristino di alcune attività. Ora, con i contagi in continuo aumento, pare riprendere vigore, anche negli ambienti Asl, l'idea di riaprire l'ospedale sangrino a pazienti Covid. Ma Borrelli non ci sta e mette le mani avanti.

Indirettamente, poi, risponde al consigliere regionale pentastellato Francesco Taglieri che, in una recente interpellanza ha praccontato le "gravi e inaccettabili difficoltà che si vivono nella Unità di gastroenterologia ed endoscopia interventistica dell'ospedale di Lanciano. Ogni giorno - ha scritto - all'interno di questo reparto gli operatori sanitari e gli utenti sono costretti a convivere con problematiche strutturali, strumentazioni vecchie e carenza di personale... Una realtà da considerare il fiore all'occhiello... Ma - prosegue - a disposizione dei professionisti ci sono attrezzature obsolete, che potrebbero essere facilmente sostituite con quelle presenti nel reparto di Atessa, dove è già stato disposto l'acquisto di una strumentazione nuova...". E, da Atessa, ipotizza, si potrebbero anche attingere professionalità.

"Le attuali vicissitudini del nostro ospedale - ribatte Borrelli su Fb - stanno dando pretesto per richiedere di portare altrove sia alcune apparecchiature sia il personale in servizio al "San Camillo de Lellis". I cittadini del territorio, che hanno bisogno di curare anche patologie diverse dal Covid 19, sono stufi di questa indecorosa situazione, che li priva di servizi essenziali. E' ora di farla finita!"

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