Fine settimana violento a Casoli (Ch) con lite tra ragazzi che sarebbe culminata in rissa e (forse) nell'accoltellamento di un giovane, nel posteggio interrato di un supermercato. Sull'accaduto indagano i carabinieri della compagnia di Lanciano (Ch) che mantengono il più stretto riserbo. La vittima sarebbe ricoverata in ospedale a Chieti.
Per la minoranza consiliare è una sorta di far west, e accusa: "Casoli sta vivendo un’emergenza che rischia di aumentare sempre più. L’episodio avvenuto durante lo scorso weekend, ovvero il ferimento di un giovane in un parcheggio coperto in pieno centro, rappresenta l’ennesima dimostrazione di come l’amministrazione comunale del sindaco Massimo Tiberini non sia in grado di garantire la sicurezza dei cittadini. Qui si susseguono ormai risse, aggressioni, furti e atti vandalici, mentre il primo cittadino resta a guardare, incapace di prendere provvedimenti concreti”.
Per l'opposizione il parcheggio in cui è avvenuta l’aggressione è una zona di passaggio strategica per ragazzi e bambini, tra i principali punti di ritrovo del sabato sera, ma è completamente privo di telecamere e in alcuni tratti scarsamente illuminato. “Un’area lasciata senza controlli e misure di sicurezza – rimarca l’opposizione -. La mancanza di un adeguato presidio delle forze dell’ordine e l’assenza quasi totale della polizia municipale non sono un caso sono il risultato di una gestione amministrativa miope e disinteressata. I carabinieri sono pochi e senza risorse, mentre i vigili urbani sono un’istituzione fantasma”. E la capogruppo consiliare, Alessandra Bosco, aggiunge: “Quello che sta accadendo a Casoli è inaccettabile. Siamo costernati soprattutto nel vedere il silenzio assoluto su un fatto così grave. Chiediamo l’immediata installazione di telecamere funzionanti in tutti i punti sensibili. Servono azioni concrete, subito”.
La replica del sindaco e della sua maggioranza Tiberini non si fa attendere: “Collaborazione, non sterili strumentalizzazioni. La minoranza - si dice in una nota - ha idee concrete da proporre? Bene, le ascolteremo volentieri. Se invece l’unico obiettivo è attaccare l’amministrazione per mera propaganda politica, allora rispediamo le accuse al mittente. Questa amministrazione - sottolinea Tiberini - ha già messo in campo azioni concrete e continuerà a lavorare per garantire un paese più sicuro. Non con proclami, ma con i fatti, la collaborazione e un forte impegno per l’educazione alla legalità".
E ancora: “Il sindaco di Casoli è diventato il ministro dell’Interno, Piantedosi, oppure il capo della polizia? La sicurezza pubblica è un tema complesso, che non può essere affrontato con slogan”. E tra le iniziative intraprese si precisa: “Incrementati i rapporti con le forze dell’ordine e le istituzioni. Abbiamo avviato un dialogo costante con i vertici provinciali dell’Arma, con Questura e Prefettura che sono gli organi preposti a garantire l’ordine pubblico. Le telecamere funzionano e sono operative, ma più della repressione, serve un’azione a monte: la prevenzione. Abbiamo ottenuto un finanziamento per potenziare il sistema di videosorveglianza che permetterà di rafforzare il controllo in punti strategici. Ed è in corso un piano di potenziamento dell’illuminazione pubblica per aumentare la sicurezza e la vivibilità degli spazi urbani. Inoltre, lavoriamo costantemente per migliorare il presidio del territorio, anche attraverso il rafforzamento della polizia locale. Pensare di risolvere il problema della sicurezza solo con telecamere e controlli è un’illusione. La vera sfida è educare alla legalità, partendo dalle famiglie, dalla scuola e dalle istituzioni, che devono essere d’esempio con comportamenti virtuosi". 19 feb. 2025
WALTER BERGHELLA
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