Vinitaly, chiusa la 56esima edizione. Successo per i vini d'Abruzzo e per lo spumante 'Trabocco'
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La 56esima edizione del Vinitaly porta ottimi risultati per i vini abruzzesi. Aumenta l’interesse internazionale per i vini di ultima generazione come Cerasuolo e Pecorino, mentre si registra un lieve calo per il principe dei vini abruzzesi, il Montepulciano d’Abruzzo. L’anticipazione dello studio “Circana per Vinitaly”, relativo ai vini più venduti in Italia nelle catene dei supermercati, parla di un +19% per il Cerasuolo d’Abruzzo, +12% per il Pecorino d’Abruzzo e un +4% per il Montepulciano d’Abruzzo. Nonostante le apparenze per gli esperti del settore sarebbe ugualmente un’annata positiva considerando il dato negativo del 2023.

"Sono stati quattro giorni pieni di entusiamo. Le nostre cantine crescono, fanno innovazione, e poi ci sono le esperienze giovani, che alimentano e potenziano il comparto”, dice il vice presidente della Giunta regionale d'Abruzzo, con delelga all'Agricoltura, Emanuele Imprudente, chetira le somme della partecipazione dell’Abruzzo al salone internazionale del vino e dei distillati di Verona, iniziato il 14 aprile e che si concluso oggi e dove la regione è stata presente con un grande stand consortile di 1.500 metri quadri. Spazio organizzato dal Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, che ha ospitato 50 cantine. 

“Abbiamo avuto presenze importanti, con la visita della premier Meloni e del ministro Lollobrigida, a testimonianza di quello che è il valore dell’Abruzzo – prosegue Imprudente -, una regione che sta crescendo, nel settore nazionale e internazionale, e siamo infatti tra i padiglioni più attrattivi di tutta la fiera, segno che il lavoro percorso e tracciato in questi anni inizia a dare i suoi frutti. Fra grandi classici e scelte rinnovate, abbiamo il nostro Cerasuolo, il vino rosé “vero” che ci caratterizza e cresce nelle classifiche di vendite. Poi c’è il Montepulciano d’Abruzzo che rappresenta la nostra storia e cultura, ma per il quale si sta cercando di dare innovazione. Per la prima volta siamo al Vinitaly anche con il "Trabocco", spumante Doc entrato nei mercati per caratterizzare la bollicina d’Abruzzo".

"Viviamo - aggiunge - un momento caratterizzato da una crisi internazionale molto delicata, e per chi come noi si sta aprendo in maniera importante sui mercati internazionali, ciò rappresenta un problema. Tuttavia riusciamo ad affermare la qualità delle nostre aziende, la capacità di stare sui mercati con le eccellenze che sono un valore unico, stiamo imponendo e caratterizzando un brand, dando le giuste risposte a quella che è l’esigenza del consumatore, e mi permetto di dire, del turismo, perché ovviamente vino, turismo, enogastronomia e storia e cultura rappresentano – conclude Imprudente – un unicum straordinario”.

“Il Cerasuolo d’Abruzzo Doc e il Pecorino d’Abruzzo Doc sono due vini che rappresentano ormai una certezza per i numerosi viticoltori e vignaioli abruzzesi – conferma Giuseppe Cavaliere, agronomo e funzionario del Dipartimento Agricoltura di Regione Abruzzo -. Assistiamo a un calo di consumi di vini rossi a beneficio dei rosati e dei bianchi – osserva  –: questi ultimi due vini incontrano infatti sempre più interesse da parte dei consumatori, in particolare quelli delle fasce più giovanili". A conferma delle parole di Cavaliere troviamo l’elaborazione dei dati dall’Istat e dalla Camera di Commercio Chieti-Pescara, effettuata da Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo per conto di Regione Abruzzo, che parla di un fatturato in crescita sull’export dei vini abruzzesi con un +11% rispetto al 2022. Il mercato estero dei vini abruzzesi ha fatto registrare un guadagno di circa 255 milioni di euro. Tra i mercati principali abbiamo Germania (19,6%), Stati Uniti (13%), Regno Unito (10,4%), Svizzera (8,5%) e Paesi Bassi (8,2%).

Vini, gastronomia, ospitalità, trekking, paesaggi da cartolina: così l’Abruzzo sta ridefinendo la sua immagine e la sua attrattiva. E ha puntato con determinazione sul ‘Trabocco Spumante d’Abruzzo Doc’, le bollicine con il ‘mare dentro’. Il progetto è nato nel 2018: il marchio collettivo Trabocco (registrato nel 2020) mira a valorizzare gli spumanti prodotti con metodo italiano da uve autoctone quali Passerina, Pecorino, Trebbiano, Montonico, Cococciola e Montepulciano d’Abruzzo, caratterizzate da alta acidità e bassa gradazione, due qualità che donano eccellenti basi spumanti. “Le nostre uve sono naturalmente predisposte alla spumantizzazione – osserva Alessandro Nicodemi, presidente del Consorzio Vini d’Abruzzo – e vi è ormai l’esigenza di portare sui mercati un prodotto totalmente abruzzese, realizzato con i nostri vitigni, vinificato e imbottigliato in regione”.

Cresce in Abruzzo anche l’enoturismo: sono 70 le cantine operative rispetto alle 59 del 2023, la maggior parte presenti nelle Colline Teramane (20) e nelle Colline teatine (19), 44mila presenze nel 2023 (oltre l’80% per Cantine aperte, l’evento che si è tenuto a maggio).

Ma c'è la nota dolente... Purtroppo per i viticoltori abruzzesi, i fondi messi a disposizione dal Governo per cercare di riparare ai danni causati dalla peronospora nel 2023 ammonterebbero a circa 7 milioni di euro da dividersi tra le regioni di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Lazio, Molise, Campania, Puglia, Toscana, Sicilia, Umbria e Marche. In parole "franche", dividendo i fondi messi a disposizione tra tutti gli aventi diritto agli indennizzi si potrebbe forse offrire ad ognuno di loro una bella cena a base di pizza Made in Italy. Le istruzioni ai fini della domanda per gli indennizzi, passate in sordina e pubblicate lo scorso 28 marzo tramite Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura), parlano di una scadenza per le richieste entro il 12 maggio 2024.  

Vinitaly archivia oggi la 56/ma edizione con 97mila presenze. In leggero incremento gli operatori esteri da 140 Paesi a quota 30.070 (31% sul totale). Sul fronte delle presenze estere, gli Stati Uniti si confermano in pole position con un contingente di 3.700 operatori presenti in fiera (+8% sul 2023). Seguono Germania, Gran Bretagna, Cina e Canada (+6%). In aumento anche i buyer giapponesi (+15%).     17 apr. 2024

MARIANO PELLICCIARO

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