Lo spettacolo "Tanos", prodotto dal Teatro Stabile d’Abruzzo in collaborazione con il Teatro del Sangro, dopo il successo dello scorso agosto in Argentina, torna, a grande richiesta, in Sudamerica, con una serie di spettacoli organizzati in Argentina e Paraguay.  "Tanos" è uno spettacolo che racconta senza giudizi né pregiudizi la storia degli italiani emigrati in Argentina negli anni ‘50. Il progetto scenico, il testo e la regia sono di Stefano Angelucci Marino, che sarà anche in scena con Rossella Gesini. La drammaturgia prevede l’utilizzo in scena di maschere che sono state realizzate dall’artista Stefano Perocco di Meduna e di burattini realizzati da Gaspare Nasuto e Brina Babini. Le musiche originali sono di Giovanni Sabella e le scene di Filippo Iezzi. 

La tournée in Argentina e Paraguay è realizzata in collaborazione con il Cram (Consiglio Regionale Abruzzesi nel Mondo), il Comites Rosario diretto da Franco Tirelli, l’Associazione “Famiglia Abruzzese” di Rosario diretta da Marcelo Castello, Comites de Paraguay, Società Italiana di Mutuo Soccorso Paraguay, Sanatorio Italiano e Associazione Abruzzesi in Paraguay, Sociedad Italo Argentina Roma di Santa Fe, Centro Abruzzese Santa Fe, Union Y Benevolencia Dante Alighieri Santa Fe, Italiana de Corrientes, Scuola Dante Alighieri Corrientes, Italiana de Formosa, che ospiteranno lo spettacolo dal 9 al 21 novembre 2017. Tanos è una messa in scena realizzata nell’ambito del progetto “Sistema Cultura Abruzzo”, il modello di investimento sul territorio messo in campo dal Tsa

Siamo nel 1950. Domenico e Rosa, giovani sposi, che in famiglia sentono scoppiettare l’idioma abruzzese, idioma che rappresenta il mito dell’origine, il rifugio salvifico, l’identità riaffermata, mentre per loro, senza lavoro e pieni di ambizioni, significa solo emarginazione e disprezzo. Inizia così l’avventura di una coppia che costruisce su di sé una visione dell’estero, dell’Argentina, come terra da conquistare. Conquistare il successo, un buon lavoro, costruirsi una casa e farla finita con l’Abruzzo. Domenico e Rosa in Argentina vivono tutte le fasi della loro vita nel pieno di una forte contraddizione psicologica, in una specie di lunga crisi d’identità, indecisi tra la spinta all’integrazione piena e la difesa della propria radice autentica, rappresentata dal patrimonio di tradizioni dei genitori, di norma antiquati e fatalmente antagonisti rispetto alle ambizioni dei figli. 

"Tanos" è il racconto di un continuo sogno ad occhi aperti, e del sogno questo spettacolo conserva la struttura ambigua e sfuggente. E' un lavoro teatrale "alimentato" anche dalla scrittura di John Fante: una comicità trafelata e plateale, l’inquietudine visionaria e ispirata, l’attenzione profonda, eppure mai compiaciuta, al mondo degli ultimi- degli immigrati- e chiaramente la scoppiettante presenza dell’ambiente domestico, cioè etnico, come sempre nei romanzi di Fante descritto nel momento della sua implosione, del suo scardinamento a causa delle forze contrapposte che lo abitano, generazionali e culturali. 04 novembre 2017

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