Se negli anni Settanta Lucio Battisti cantava “Il carretto passava e quell’uomo gridava ‘gelati’”, al giorno d’oggi avrebbe dovuto dire che l’uomo del carretto gridava “Sos Dentiera”.
Era questa, infatti, l’insegna luminosa che compariva a bordo dell’autocarro del falso “dentista” itinerante scovato dai carabinieri e denunciato  per il reato di esercizio abusivo della professione. L’uomo, della provincia di Chieti, del tutto sprovvisto di laurea e di iscrizione all’ordine degli odontoiatri, non si limitava solo a svolgere abusivamente attività sanitarie in uno studiolo “dentistico” da lui allestito, ma viaggiava anche per le città d’Abruzzo dispensando, sul suo furgone, visite diagnostiche, trattamenti sanitari (sostituzione vecchi denti se consumati o ingialliti, aggiunta ganci, saldature al laser), “anche di natura cruenta” e riparazioni odontotecniche agli ignari pazienti.
 
A seguito delle perquisizioni locali e personali disposte con decreto dell’autorità giudiziaria, i militari del Nas di Pescara, sia nel furgone, sia nello studio “dentistico”, hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro attrezzature sanitarie e medicinali, utili nell’attività odontoiatrica ma il cui uso è di esclusiva competenza medica.
Lo studio era adibito in una apposita struttura formata di pannelli di legno e cartongesso, nelle pertinenze di un immobile sito in un piccolo comune della provincia di Chieti. Al suo interno, l’indagato aveva predisposto quello che poteva sembrare un vero e proprio laboratorio per le cure dentali. 
28 febbraio 2018

Alessandra Rambaldi
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