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Lanciano (Chieti) - "Sta per partire la regolarizzazione di quei precari che sono imparentati con amministratori locali". Ennesima denuncia che riguarda la Sasi  - Società per il servizio idrico integrato -, sempre più al centro di bufere. Il nuovo capitolo delle presunte irregolarità che si stanno consumando nell'azienda dell'acqua viene segnalato dal senatore Fabrizio Di Stefano (Forza Italia): "Attualmente ci sono 60 persone che hanno un contratto a tempo determinato e altre con contratto di consulenza con la Sasi - tuona il senatore - e a quanto pare l'azienda vuole stabilizzarli ovvero assumerli a tempo indeterminato".



"Almeno venti persone - spiega Di Stefano - hanno rapporti di parentela con amministratori pubblici della zona frentana, compresa Lanciano, l'area vastese e anche quella dell'Ortonese. Ricordo che la Sasi è un'azienda pubblica di cui i Comuni sono soci. Ci sono lavoratori che hanno legami di parentela con amministratori di centrosinistra, altri ancora sono stati 'calati' dall'alto da alcuni partiti, come il Pd di Lanciano in ruoli apicali. Si tratta di assunzioni 'a chiamata' fatti senza concorsi o bandi, quindi decisamente irregolari". Il senatore Di Stefano già lo scorso agosto aveva denunciato la vicenda, quando parlò della riunione segreta tra i sindaci di centrosinistra proprio per stabilire le assunzioni dei precari, peraltro assunti irregolarmente. 


Ma non è l'unica problematica della Sasi, che ormai sembra essere più un'azienda privata, almeno per come è attualmente gestita: "Sembra - prosegue Di Stefano - che si voglia esternalizzare il servizio di lettura dei contatori. Attualmente questo compito viene svolto da circa una ventina di dipendenti, mi chiedo: che fine faranno? Inoltre la situazione dei conti Sasi è drammatica perché aggravarla di ulteriori costi aggiuntivi, visto che si vuole affidare un servizio ad una ditta esterna?Inoltre i dipendenti che prima svolgevano questa mansione verranno impiegati in altre funzioni e in questo modo aumentano i costi". Infine il senatore annuncia: "Chiederò ai sindaci di centrodestra di fare una segnalazione alla Corte dei conti, per avere spiegazioni in merito. Se queste anomalie verranno riconosciute mi riservo di intraprendere altre azioni". 28 settembre '15

Piergiorgio Di Rocco

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