Nessuna tutela per l'orso bruno marsicano e l'associazione "Salviamo l'orso" trascina in tribunale la società 'Strada dei Parchi Spa', gestore delle autostrade A24 e A25, sulle quali diversi plantigradi sono stati ammazzati. "La società - spiega in una nota la onlus "Salviamo l'Orso", presieduta da Stefano Orlandini - si rifiuta di discutere di interventi migliorativi della sicurezza sui tratti da lei gestiti,
come se fauna ed utenti non fossero a rischio tutti i giorni lungo le
autostrade abruzzesi". L'associazione ha quindi "dato mandato ai
propri legali di procedere giudizialmente contro Strada dei Parchi Spa.
All'indomani dell'investimento di un orso marsicano sull'autostrada
Roma-L'Aquila, avvenuto lo scorso aprile, - viene ricordato - l'associazione, che già si era fatta promotrice di una serie di azioni volte a
richiamare l'attenzione delle competenti istituzioni sulla necessità
di porre in atto misure adeguate a ridurre il rischio di tali
incidenti che rappresentano ormai, come l'ultimo episodio del 24 ottobre scorso a Villalago ha ribadito, un'evidente minaccia alla
sopravvivenza dell'ultimo nucleo di orsi appenninici, decise di
contattare direttamente la società Strada dei Parchi.
Era nostra intenzione avviare un confronto civile con la società che
gestisce una rete autostradale che addirittura si fregia del nome
Strada dei Parchi causa il suo attraversare o costeggiare vaste aree
del sistema di parchi e riserve del nostro appennino
abruzzese-laziale. Parliamo di aree dove l'abbondanza di fauna
selvatica è nota a chiunque e dove specie di elevata importanza, tali
da essere protette non solo a livello nazionale ma soprattutto europeo
quali l'orso ed il lupo, transitano spesso.
Evitare o rendere più difficili tali incidenti - comportanti danni
irreparabili nel caso di una specie sull'orlo dell'estinzione come
l'orso marsicano - era il nostro intento attraverso la ricerca di
soluzioni adeguate dialogando con gli organi tecnici responsabili
della suddetta società. Ricordiamo, infatti, che in quel tratto di
autostrada, gestito appunto da Strada dei Parchi, numerosi e
frequenti sono gli incidenti a causa di attraversamento della fauna
selvatica: lupi, cervi, caprioli ed altre specie sono rimasti vittime
delle auto in corsa senza menzionare gli innumerevoli cani che vi
hanno trovato la morte.
L'associazione - viene puntualizzato - intendeva ottenere alcune misure urgenti di
salvaguardia per la fauna e per l'utenza entrambe esposte a gravi
rischi, iniziando proprio dalla messa a punto di adeguate reti di
protezione, giacché quelle esistenti risultano in più punti lacerate e
comunque nel complesso di altezza insufficiente rispetto alle specie
animali presenti in zona. Ebbene, dopo un fitto scambio di
corrispondenza con la società gestrice, ove sembrava possibile un
incontro risolutivo delle problematiche esistenti, quest'ultima si è
resa uccel di bosco facendo cadere nel vuoto tutti i nostri tentativi
dimostrando il disinteresse più totale per un problema che è grave,
ricorrente e di sua responsabilità.
Ritenendo intollerabile ed ingiustificato l'atteggiamento della società Strada dei Parchi, che trova conforto anche nell'inerzia
degli altri enti pubblici interessati, e che dimostra il totale
disinteresse della stessa nei confronti di un bene della comunità
nazionale qual è l'orso marsicano, meritevole di protezione e
finanziamenti a livello europeo (Direttiva 92/43/CEE del 21/5/1992) ma
non dell'attenzione dei vertici di Strada dei Parchi più
interessati a risparmiare sulle recinzioni che a garantire la
sicurezza persino dell'utenza, l'associazione Salviamo l'Orso ha
deciso di dare mandato ai propri legali di procedere giudizialmente
contro Strada dei Parchi per la mancata osservanza degli obblighi
che le fanno carico quale gestore dell'autostrada, in primis quello di
assicurare la sicurezza sia degli utenti che della fauna selvatica,
obblighi pervicacemente non adempiuti per meri tornaconti economici e
nonostante precise disposizioni di legge. Il risarcimento richiesto
dall'associazione, ove venisse accolto dal Tribunale, sarà interamente
devoluto in favore di azioni atte a dare definitiva soluzione ad una
questione vitale per la tutela del nostro plantigrado."