"Salvare il Servizio sanitario nazionale". E' con questo obiettivo che oggi i medici incrociano le braccia per uno sciopero generale che durerà l'intera giornata: oltre 200mila i camici bianchi interessati dalla protesta. E a rischio sono visite, interventi chirurgici e assistenza, mentre saranno comunque garantite le urgenze. Complessivamente sono a rischio circa 2 milioni di prestazioni sanitarie, tra visite ed esami di laboratorio, e fino a 40mila interventi chirurgici e a 190mila visite specialistiche. E ancora 80mila esami radiografici e 250mila visite pediatriche. Medici ospedalieri, di famiglia, pediatri, dirigenti sanitari e veterinari pubblici rivendicano "la dignità della professione". "Lo sciopero - hanno spiegato i sindacati medici illustrando le motivazioni della protesta - punta a dire 'no' ai tagli delle prestazioni erogate ai cittadini e all'indifferenza del governo ai problemi della sanità, mentre rivendichiamo la salvaguardia di un Servizio sanitario nazionale e pubblico e la dignità del nostro lavoro". E la battaglia continuerà a gennaio, con i sindacati medici pronti a dichiarare altre due giornate di sciopero ed a mettere in atto anche altre forme di protesta. 16 dic. '15

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