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Lanciano (Ch) - "Apprendiamo con stupore, visto che come al solito non è stata utilizzata nessuna cortesia istituzionale nei confronti della minoranza consiliare, che il sindaco Mario Pupillo ha delegato due consiglieri di maggioranza a occuparsi della questione 'tribunale'". Tonia Paolucci, capogruppo del gruppo di opposizione Libertà in Azione, stigmatizza la decisione del primo cittadino di far gestire la vicenda della chiusura del palazzo di giustizia frentano, esclusivamente alla coalizione che lo sostiene, a differenza di quanto accadde nella precedente consigliatura, quando invece furono coinvolti tutti i gruppi. "Eppure – ricorda la Paolucci – in campagna elettorale, nel corso degli incontri pubblici tra i candidati sindaco e l'Ordine degli avvocati di Lanciano, proprio dal tribunale ci era stato raccomandato di tenere il più possibile una posizione univoca, unitaria e scevra da scontri politici. Ancora una volta, però, Pupillo ha dato dimostrazione di inaffidabilità, trasformando una questione così importante nell'ennesima occasione per fare demagogia". 

"Il sindaco Pupillo – prosegue Paolucci –  ha tirato fuori i soliti argomenti triti e ritriti, gli stessi che il ministro Orlando e il sottosegretario Chiavaroli hanno già bocciato come utili a riaprire un confronto sul riordino delle circoscrizioni giudiziarie. E' chiaro che il suo è un tentativo maldestro di far credere al territorio che sta lavorando per salvare il nostro tribunale, che nel 2018 è condannato alla chiusura e all'accorpamento con Chieti". Secondo Tonia Paolucci, invece, la sola speranza è quella di far fronte comune con Vasto. "Non a chiacchiere, però – continua – ma nei fatti, coinvolgendo il sindaco e l'intero consiglio comunale in una trattativa di buon senso. E senza scatti in avanti, come quello della sede a Palazzo degli Studi, perché se Pupillo continua così, siamo sicuri che non ci sarà bisogno di individuare nessuna sede, visto che il tribunale non esisterà più".

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