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Mozzagrogna (Ch) - Stavolta è davvero questione di... campanile. E si consuma nel territorio di Mozzagrogna (Ch). Sono, infatti, piuttosto arrabbiati i parrocchiani della chiesa di Maria Santissima della Vittoria, di località Villa Romagnoli, dopo che il loro amato sacerdote, don Tony Pisano, ha comunicato il proprio trasferimento. Una decisione dettata da motivazioni logistiche: quando i parroci vanno in pensione c'è bisogno che qualcuno li sostituisca. Ma a Villa Romagnoli, piccola comunità da sempre molto legata alla propria chiesa e al proprio sacerdote, non ci stanno... Perché è il proprio parroco a dover lasciare, per riempire posti vacanti altrove? "Perché - si domandano  in molti - dobbiamo pagare noi lo scotto della mancanza di vocazione?" Sì, perché alla base di tutto il problema è proprio questo: i sacerdoti sono pochi. E così dopo essere entrato nel cuore di tutti, don Tony sarà costretto ad "emigrare" in un'altra parrocchia, per la precisione quella di Villa Martelli a Lanciano (Ch). Ma se questa risulta essere una prassi ben consolidata nella tradizione diocesana, ai residenti di Villa Romagnoli è una storia che non va proprio giù.

Così, contrariati e per nulla remissivi, i residenti hanno deciso di rivolgersi direttamente al vescovo: "Dopo diversi tentativi andati a vuoto il vescovo ci ha finalmente ricevuti - spiega Mario Cerrone, uno dei parrocchiani impegnati nella battaglia pro prete -. Don Tony è un pezzo  troppo importante del nostro paese. E' riuscito a farsi voler bene da tutti, lasciando le porte della chiesa sempre spalancate e aperte a tutti e partecipando ed organizzando tante iniziative, una parte attiva di questa realtà. Ora ci sentiamo abbandonati".

Il colloquio con il vescovo lascia spazio ad una dura verità: sarebbe stato lo stesso parroco, infatti, a rendersi disponibile per eventuali trasferimenti qualora se ne fosse presentata la possibilità. Un modo come un altro per sopperire alla mancanza di sacerdoti.  "E allora di noi che ne sarà?", si chiedono a Villa Romagnoli. "Ci penserà don Nicola, parroco di Mozzagrogna- viene loro risposto - a fare la spola e ad officiare la messa anche a Villa Romagnoli". Un'alternativa che convince poco, anzi che non convince. E i musi lunghi sono tanti.

"La nostra diventerà una parrocchia di serie b", lamentano da Villa Romagnoli. Perché anche se contrada di Mozzagrogna, qui ci si sente un po' come un'entità separata, un altro paese. Nonostante le contestazioni e le preghiere rivolte alla diocesi, però, sembra proprio che a Villa Romagnoli ci si debba cristianamente rassegnare e  che si debba sacrificare una parte importante della propria comunità e della propria storia, a causa di una nefasta "carenza di personale".

23 ottobre '15

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