Pescara 28 mar. '12 - Inesorabili, gli aumenti dell'addizionale regionale Irpef decisi dal Governo Monti nell'ambito della manovra 'Salva Italia' (+0,33) sono diventati operativi, con tutto il loro carico di ingiustizia e di recessione. A sostenerlo è il segretario regionale della Uil, Roberto Campo (nella foto). "L'addizionale regionale Irpef in Abruzzo - spiega Campo - passa dall'1,4 all'1,73. L'Abruzzo non è più la regione più tassata d'Italia, come lo era stata in passato, ma è comunque tra le regioni in cui le tasse sono elevate, in un Paese in cui chi paga le tasse, ne paga tante, mentre il numero degli evasori rimane mostruoso. L'aliquota piatta delle tasse locali distrugge la progressività del fisco Più cresce il peso del fisco locale rispetto a quello nazionale, meno la tassazione ha quel carattere di progressività in rapporto al reddito previsto dalla Costituzione, perchè la stragrande maggioranza delle tasse regionali e sub-regionali sono ad aliquota unica. La soluzione c'è: modulare l'addizionale regionale Irpef. Questa situazione non è senza alternativa: le Marche e la Lombardia hanno modulato l'addizionale regionale Irpef, a parità di gettito, facendo pagare di più i redditi più alti e meno quelli più bassi. Cgil, Cisl, Uil chiesero all'assessore al Bilancio, Carlo Masci, di studiare un analogo meccanismo per l'Abruzzo. L'assessore rinviò ad aprile, per avere prima la certificazione del pareggio dei conti della sanità: ci siamo. Il presidente Gianni Chiodi ha accettato che il fisco sia nell'agenda delle priorità del Patto per lo Sviluppo dell'Abruzzo, che verrà varata venerdì 30 marzo. È ora di provarci davvero. Per ragioni di giustizia e di economia: gli eccessi fiscali sono recessivi, la crescita deve essere il nostro obiettivo numero uno. Un buon accordo sull'addizionale regionale Irpef può essere d'esempio anche per il fisco comunale".  

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