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Lanciano (Ch) 21 nov. '14 - I licei lancianesi hanno iniziato la loro protesta contro La Buona Scuola, ovvero la riforma del governo Renzi meglio conosciuta come patto educativo. 


L'istituto "Cesare De Titta" di Lanciano ha iniziato ieri con l'autogestione: "Naturalmente chi vuole fare lezione può tranquillamente andare in aula - ci spiega la rappresentante d'istituto - non obblighiamo nessuno. Noi siamo contro la politica del governo Renzi e critici, in particolare, verso il punto 12 della "Buona Scuola" che prevede l'ingresso di fondi privati nell'amministrazione scolastica. Vogliamo che lo Stato si occupi delle scuole non i privati". Durante il periodo di autogestione gli studenti del De Titta organizzano corsi informativi su vari argomenti: Ombrina Mare, di cui si sta organizzando un incontro con un avvocato per affrontare il tema e, ovviamente, corsi su Buona Scuola: "per informare tutti a cosa si sta andando incontro, ossia alla distruzione della scuola pubblica italiana. Inoltre puliamo dentro e fuori l'istituto dando così una mano al personale visto che rimaniamo qui fino alle 19. Non stiamo bivaccati a non fare niente, ci stiamo dando da fare e faremo sentire la nostra voce". 


E la voce, forte e chiara, degli studenti del De Titta si è sentita eccome oggi alle 13:15 con centinaia di ragazzi che, fuori l'istituto, hanno intonato cori ed esposto striscioni (clicca sulle immagini per ingrandire) "Fuori i privati dalla Scuola" e ancora "La scuola è dello stato, non del privato" e infine "né rossa né nera, la cultura è la nostra bandiera" mentre ieri, ad inizio auto gestione hanno realizzato un flash mob. 


Precisazioni, invece, dagli studenti del liceo artistico "Giuseppe Palizzi": "Noi studenti vogliamo precisare che la nostra protesta non è per il furto della scorsa settimana, di quello abbiamo parlato con i rappresentanti della Provincia di Chieti , che sono venuti in visita e ci hanno assicurato un aumento delle misure di sicurezza, tra cui anche nuove finestre anti sfondamento. Anche noi, adesso, siamo in protesta contro la politica scolastica del governo Renzi e stiamo facendo autogestione. Inoltre non permettiamo l'ingresso di terzi all'interno dell'istituto anche perché molti studenti fanno lezione regolarmente visto che hanno scelto liberamente di non aderire alla protesta". 


Infine al liceo ginnasio "Vittorio Emanuele II" gli studenti si sono riuniti oggi in assemblea per votare sulla forma di protesta: a scelta tra autogestione ed occupazione: "Buona scuola non è la soluzione ai gravi problemi delle scuole, è un niente. Serve solo ai partiti politici per prendere voti tra gli studenti visto che sono in calo di consensi. Ma noi non ci stiamo" è stato detto durante l'assemblea, che ha accolto con un ovazione la decisione, votata a larga maggioranza, di iniziare la protesta. Le tre scuole, al momento, si aggiungono al liceo scientifico "Galileo Galilei" che ha iniziato la propria battaglia ad inizio settimana. Per loro, oltre alla "Buona Scuola" c'è anche la battaglia per l'edificio, costruzione con meno di venti anni, che sta letteralmente crollando a pezzi con crepe, infiltrazioni d'acqua, servizi igienici fuori uso e carenza di aule con conseguente sovraffollamento di studenti. 


Altre scuole, invece, stanno ancora decidendo sul da farsi ma sembra che anche gli altri istituti si avviano ad un periodo di protesta. Sono in corso anche riunioni della consulta provinciale degli studenti e sembra che il 28 novembre ci sarà una grande mobilitazione di massa. 


Piergiorgio Di Rocco 


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