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"Dopo il primo esposto di novembre scorso oggi stesso ho provveduto a segnalare di nuovo alla Procura della Repubblica del Tribunale di Lanciano e alla Procura regionale della Corte dei Conti  le circostanziate anomalie e criticità emerse in questi mesi e ancora da chiarire sul concorso-avviso per l’assunzione a tempo indeterminato di personale tecnico e amministrativo indetto dalla Sasi Spa”. Torna alla carica il consigliere regionale di Forza Italia, Mauro Febbo, che si  è rivolto di nuovo alla magistratura riguardo al concorso svolto dalla società di gestione idrica Sasi per 67 assunzioni. 

“Questa seconda segnalazione - dice Febbo in una nota - scaturisce dall’ultima e recente lettera anonima indirizzata all’attenzione del sottoscritto in qualità di presidente della Commissione vigilanza e immediatamente girata sia al difensore civico sia al procuratore generale e sia al presidente della Corte dei conti. Singolare - spiega Febbo  ad Abruzzolive.tv - come l’estensore anonimo della lettera già da novembre, ancor prima che il concorso si concludesse, fosse a conoscenza sia dei nominativi dei vincitori del concorso e sia del ruolo da loro ricoperto. Basta il confronto con la graduatoria ufficiale pubblicata ora dopo le prove: i nomi e le cariche corrispondono. Come da me evidenziato nei mesi scorsi -  prosegue Febbo – l’avviso della Sasi, ‘mascherato’ da concorso, altro non è che una procedura tutta interna, o meglio un escamotage, per sistemare tutti gli interinali già presenti ed operanti all’interno della società pubblica. Infatti sui 67 posti messi a bando tramite avviso-concorso, ben 54 figure vincitori sono già interinali che ricoprono quel preciso ruolo. E credo che il dato vada ad aumentare se si prendono in considerazione i punteggi paritetici". 

"Oltre questi gravi vizi di forma e di trasparenza - continua Febbo - rimangono sul tappeto diverse criticità ancora da dirimere. Intanto ci sono tre ricorsi al Tar il cui esito lo scopriremo nelle settimane prossime, ma soprattutto rimane aperto il superamento dei criteri legislativi e sentenze recentissime scaturite dalla proprio dalla Legge Madia che possono determinare tale avviso totalmente illegittimo. Nello specifico il presidente della Sasi e il suo Consiglio d'amministrazione dovrebbero sapere appunto come il Decreto legislativo 175/2016 ( Legge Madia) pone tra i divieti quello sancito dall’articolo 25, comma 4, che prevede per le società in controllo pubblico, il blocco fino al 30 giugno 2018, di nuove assunzioni a tempo indeterminato, se non attingendo, con le modalità stabilite da un decreto ministeriale, all’elenco dei lavoratori dichiarati eccedenti a seguito della ricognizione del personale in servizio alla data del 30 settembre 2017". 

"Nella nostra regione - fa presente - abbiamo personale in esubero presente nell’applicativo Anpal proveniente da Abruzzo Euroservizi, Sistema srl e Sviluppo Italia Abruzzo e che attende risposte chiare sul proprio futuro e la ricollocazione all’interno delle società pubbliche in house. A questo va aggiunto anche la lettera diffida inviata alla Procura dai lavoratori del Cotir ai quali non è stato concesso l’opportunità di partecipare al bando pur avendo i requisiti. E' del tutto evidente come Sasi continui ad ignorare completamente le disposizioni del Decreto Madia relativo alla ricollocazione degli esuberi di personale delle società a partecipazione pubblica. Pertanto – conclude Febbo - discutibili, anomali e criticabili erano, sono e rimangono i criteri, il metodo e le norme seguiti per assumere e stabilizzare tutto il personale interinale presente all’interno alla Sasi senza alcun vero criterio selettivo e di meritocrazia". Va ricordato che la Procura ha già avviato un'inchiesta, tant'è che la polizia ha acquisito, negli uffici della società di viale Cappuccini, a Lanciano (Ch), gli atti del concorso Sasi.

20 marzo 2018

Nelle immagini la lettera, che risale a novembre e già girato alla magistratura, con i nomi dei vincitori della selezione Sasi. Cliccare su immagini per ingrandire

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