“Di fatto il CRR-Via (Comitato di coordinamento regionale per la Valutazione di impatto ambientale) si esprime con parere favorevole all’esclusione della procedura Via – rilevano Di Stefano e Febbo - ma con pesanti prescrizioni poiché prima dell’approvazione definitiva del progetto esecutivo devono essere redatti e approvati: il Piano di utilizzo delle terre e rocce da scavo, il Piano di monitoraggio ambientale, l’autorizzazione paesaggistica. Inoltre il parere ai sensi del Regio decreto 523/1904 va riacquisito con sostanziali integrazioni di studi idraulici e lo studio di microzonazione sismica (articolo 19 Legge regionale 28/2011) e relativo parere regionale. Pertanto il giudizio di esclusione dalla Via è vuoto e contraddittorio”.
“Infatti il CCR VIA – sottolineano Febbo e Di Stefano - senza nessuna motivazione si discosta dalle conclusioni della commissione istruttoria ed esprime il giudizio in evidente contraddizione, prestando il fianco a chiunque di poter fare ricorso, indebolendo tutto il percorso amministrativo fin qui svolto e di quello futuro. Ancora più grave è nonostante l’esposizione del CCR VIA ad eventuali ricorsi non si autorizza nulla, visto che dovranno essere approvati da parte della Regione tutti i pareri sopra esposti. Pertanto – concludono Di Stefano Febbo - non si fa nessun passo avanti sulla procedura autorizzativa per poter procedere all’appalto della variante”. 18 lug. '16
Piergiorgio Di Rocco
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