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Lanciano (Ch) - I semafori ai varchi della Ztl (Zona a traffico limitato) di Lanciano non erano mai stati autorizzati dal ministero, eppure sono stati acquistati dal Comune e poi attivati dall'amministrazione guidata dal sindaco Mario Pupillo e utilizzati per fare multe à gogo agli automobilisti. Tutto ciò nell'assoluta irregolarità. E' quanto si evince da una nota del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la numero 452 del primo febbraio scorso, inviata al Comune di Lanciano e in particolare alla polizia municipale. 

Il ministero fa presente di aver ricevuto, il 24 novembre 2016, un esposto dell'avvocato Di Giorgio "in merito a un non corretto funzionamento del sistema di controllo elettronico degli accessi. In particolare - recita la lettera a firma del dirigente tecnico del ministero, Franco Mazziotta, e resa pubblica da Abruzzolive.tv- sembrerebbe che negli orari di vigenza della zona a traffico limitato, pur essendo in funzione il sistema di controllo degli accessi, l'impianto semaforico installato in corrispondenza degli accessi aveva una luce verde accesa e pertanto i non autorizzati sarebbero entrati e sarebbero stati poi sanzionati". Il ministero chiede "delucidazioni in merito" ed evidenzia "che le lanterne semaforiche servono per regolare, nel tempo, l'avanzamento delle correnti di traffico in una intersezione a tronco stradale. L'utilizzo all'interno della zona a traffico limitato è improprio e questo ufficio - sottolinea - non ha mai autorizzato il loro impiego". Semafori... illegittimi, dunque. 

Quando la nota del ministero approda in Comune, il comandante della polizia municipale, Guglielmo Levante, con nota del 21 febbraio 2017, sollecita il settore Mobilità e traffico ad intervenire con una certa celerità. A valutare quanto comunicato dal dicastero e ad "adottare le più competenti determinazioni in merito". E il dirigente di settore, Stefano Rastelli, lo stesso giorno, ritenendo "necessario provvedere con urgenza e tempestività", dispone "l'immediata disattivazione delle suddette lanterne, nonché la successiva rimozione...". Così i semafori, appena 6 giorni dopo, il 27 febbraio, vengono smontati, smantellati. Spariscono dalle strade di ingresso alla Ztl. 

Ci si chiede come è possibile che siano stati attivati semafori senza alcuna autorizzazione e poi, questi stessi, utilizzati per "tartassare" di contravvenzioni i cittadini. Tutto ciò in un'amministrazione comunale che quando ci si lamenta per le multe e l'"accanimento", con vari provvedimenti, verso gli automobilisti, risponde sempre trincerandosi dietro il termine "legalità". Legalità sì, ma per tutti. E c'è di più.

Il ministero, nella nota, evidenzia anche che "le prescrizioni dei segnali semaforici prevalgono su quelle date dalle segnaletica verticale ordinaria", cioè dai cartelli apposti, "pertanto, se la luce verde era accesa anche in orario di vigenza della zona a traffico limitato, i veicoli in accesso non dovrebbero essere sanzionati". Invece sono state centinaia i verbali recapitati agli automobilisti perché passati col verde negli orari di chiusura, per disguidi tra l'altro non imputabili a loro.

12 settembre 2017

Nella foto in alto, di Andrea Franco Colacioppo, gli operai al lavoro per rimuovere i semafori. In basso la lettera del ministero dei Trasporti. Cliccare su immagini per ingrandire

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