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Villetta Barrea (Aq) – E' rimasto impigliato in una rete di recinzione dismessa. E stava rischiando anche di soffocare. Una "pritgione" inaspettata. Un cervo è stato salvato grazie al pronto intervento delle guardie del Parco Nazionale dell’Abruzzo, del Lazio e del Molise. Stamattina l’animale all’alba è sceso dalle alture ed è entrato in paese (cosa che avviene ormai abitualmente, sia al mattino che alla sera, per un paese che è diventato caratteristico essere il “paese dei cervi”). Vagando in cerca di cibo sì è intrufolato in un terreno privato. Tra una mela e una pera “rubata” sugli alberi, fra bacche e fiori, i suoi palchi, maldestramente, sono rimasti impigliati nella rete poggiata su una alta provvista di legna. Accortosi del dimenarsi del cervo, e visto l’impossibilità dello stesso a liberarsi, un cittadino del paese ha dato l’allarme. Sul posto è giunto un veterinario e i guardiaparco. Il medico ha mirato e con una cerbottana “armata” di anestetico ha colpito l’animale alla coscia  (vedi foto). 

Pochi minuti e il cervo è stramazzato a terra sedato. Sinceratisi della innocuità dell’animale, ben addormentato, i guardiaparco con le cesoie hanno tranciato la rete che teneva impigliato il cervo attraverso i caratteristici palchi (foto). Dopo una mezz’ora di intervento (considerato che l’effetto dell’anestetico dura dalle due alle tre ore), il cervo è stato caricato su un carrello per essere liberato in area meno antropizzata del Parco, fuori il paese. Curiosi paesani e vacanzieri con bimbi al seguito hanno assistito alle operazioni di salvataggio. 12 ago ‘17

Alessandro Di Matteo

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