Pescara - E' venerdì 17 giugno e sono le ore 17. Alla libreria Primo Moroni di Pescara si celebra la giornata anti superstizione. Nell'unico venerdì 17 dell'anno il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle pseudoscienze (CICAP), gruppo locale Abruzzo-Molise, tiene una breve lezione sulla superstizione, che poi sfocia nel più ampio campo della (dis)informazione. Il coordinatore locale Francesco Ruggirello si presenta vestito rigorosamente in viola con tanto di accessori viola: ombrello prontamente aperto in sala e specchio rotto con la punta dello stesso ombrello. Sullo sfondo di una parete di libri per bambini tra i quali spiccano alcuni titoli che richiamano soggetti animali e un libro dal titolo “La scienza intorno a te”, l'introduzione è affidata a una domanda: gli animali sono superstiziosi? 

A dare una risposta il giornalista, delegato Abruzzo del Wwf, Luciano Di Tizio. Partendo da una definizione, se così si può dire, di superstizione, si arriva ad analizzare sinteticamente alcuni studi scientifici per dimostrare come i comportamenti superstiziosi, che solitamente si legano a eventi positivi o negativi, siano in realtà dettati da condizionamenti (condizionamento operante) che modificano il comportamento umano facendo percepire un rapporto di causa-effetto tra comportamento e sua conseguenza, in realtà inesistente. Il famoso piccione di Skinner che chiuso in una gabbia, associa il premere di una leva alla fornitura di cibo chiedendosi la ragione della ricompensa e scoprendola nel compimento di un gesto come il battito delle ali; a quel punto continuerà a batterle convinto che la sua azione determini la ricompensa stessa. Questa è la superstizione del piccione e degli umani, in ultima analisi. Superstizione che resta anche un fatto culturale. Il giorno 17 (dal numero romano XVII, anagrammato in VIXI, dal latino “ho vissuto”) non è per tutti il giorno sfortunato. Non lo è per la Nazionale di calcio italiana che vince, ad esempio, la partita contro la Svezia all'Europeo e non lo è per esempio per il mondo anglosassone dove è comunemente considerato il 13 il numero nero (dal tredicesimo dell'Ultima cena: Giuda). 

La spiegazione del fatto che il giorno avverso sia il venerdì risale, invece, al venerdì della morte di Gesù.  Aristide Saggino, ordinario di Psicometria all'Università d'Annunzio di Chieti, presidente del gruppo locale (scetticamente.it) si affida a Galileo Galilei, padre del metodo scientifico, e alla spiegazione dell'effetto Hawthorne, per dimostrare la validità di un approccio scientifico e quindi l'inutilità della visione soggettiva dei fenomeni. Alla General Electric, società statunitense ancora esistente venne eseguito un test sui lavoratori chiamati ad esprimere un parere sulla nuova condizione luministica degli stabilimenti: tutti concordi nell'affermare un miglioramento a seguito di interventi elettrici volti a cambiare lampade e variare anche in diminuzione la luminosità degli ambienti di lavoro. Tutti condizionati da questo insolito coinvolgimento in decisioni aziendali. Affidata a Carl Sagan, divulgatore scientifico statunitense, autore di un libro, tra gli altri, dal titolo “Il mondo infestato dai demoni”, la metafora sulla scienza vista come un cerino in una stanza buia che permette di far luce su ciò che ci è oscuro. 

Il dibattito prosegue sull'informazione e la disinformazione: è molto facile far passare per vere notizie che sono solo accadimenti e che senza la risonanza della stampa resterebbero sconosciute a tutti. Miti e credenze, insomma, sfatati in questa giornata all'insegna dell'anti superstizione, con un invito a guardare le cose con approccio meno legato ad aneddoti e al proprio modo di osservare gli eventi e più poggiato sui dati scientifici.  18 giugno 2016


Davide Colaiocco



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