Vasto (Ch) - Calano i profitti - secondo l'azienda del 20 per cento -, al Conad Superstore di Vasto e la società Pianeta, che gestisce il centro, annuncia la conseguente riduzione del fatturato. Così a rischio ci sono circa 45 posti di lavoro a Vasto, a acui vanno aggiunti i 24 a Lanciano. "Siamo alle solite: un'azienda annuncia un calo dei profitti ed a pagare le spese sono i lavoratori; l'impresa perde fatturato ed a subirne le conseguenze sono gli unici che negli anni hanno fatto sacrifici. La società Pianeta che ha deciso di far pagare la crisi alle lavoratrici ed ai lavoratori che per anni si sono ridotti gli stipendi". Così, in una nota, i Cobas di Vasto che continuano:

"Nonostante le minacce di licenziamento, partite senza mezzi termini da Pianeta, lavoratrici e lavoratori hanno mostrato una esemplare capacità di resistenza, respingendo al mittente la indecente proposta di ulteriore riduzione dello stipendio e ulteriore flessibilità. In pratica, quello che pretendono i dirigenti di Pianeta, è la piena disponibilità delle lavoratrici e dei lavoratori. Nonostante ciò, non risulta proclamata l’agitazione sindacale e lo sciopero".

Come Cobas - sottolineano - "non siamo presenti tra le rappresentanze sindacali, ma guardiamo lo stesso con attenzione alla vicenda che sta colpendo drammaticamente madri e padri di famiglia, lavoratori e lavoratrici giovani o più anziani, precari o meno. Ci mettiamo, quindi, a disposizione nella vertenza, a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori in lotta, che certamente verranno indotti (se già non è stato fatto) a ripensare alla decisione di non accettare le proposte indecenti dell'azienda. Ci auguriamo che ciò non avvenga, anche se sappiamo quali drammi possano causare le minacce di licenziamento".

Per questo, i Cobas sin d’ora si schierano "al fianco dei lavoratori e s’impegnano a sostenerli in ogni azione che decideranno di intraprendere. Una scelta che auspichiamo - viene detto - coinvolga il maggior numero di soggetti sociali e politici (finora solo Rifondazione comunista e Sinistra anticapitalista si sono interessati alla vicenda), puntando a rendere ampia e forte la mobilitazione. Perché ciò accada dovrebbe essere doveroso anche per le istituzioni locali schierarsi con loro e difendere il diritto al lavoro. Finora non è accaduto: l’amministrazione comunale non ha espresso ancora alcuna parola di sostegno e solidarietà con le lavoratrici e i lavoratori a rischio licenziamento e si è, di fatto, schierata con la proprietà. La posizione assunta in Consiglio comunale, ribadita alla stampa, considera i licenziamenti inevitabili. Rinunciando a qualsiasi ruolo positivo e attivo e, addirittura, cercando di scaricare la responsabilità su altri".

08  mar.'17

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