GUARDA LE FOTO

Vasto 22 mar. '15 - Le fiaccole accese e... "Tutti uniti contro il femminicidio e la violenza sulle donne". E' stato questo l'unanime messaggio, silenzioso ma nello stesso tempo incisivo, che la città ha espresso ieri sera a piazza Rossetti durante la marcia organizzata da Donnattiva e alla quale hanno preso parte senza simboli, vessilli e stemmi vari, associazioni e sodalizi. Vasto non dimentica e non vuole dimenticare le tante vessazioni che subiscono quotidianamente le donne vittime di una interminabile escalation di violenza: ultimo episodio, a Vasto, l'omicidio di Daniela Marchi assassinata dal proprio compagno dentro le mura domestiche la notte dell'8 marzo.

"E' stato proprio questo l'episodio che ha originato la manifestazione - afferma con determinazione Felicia Zulli responsabile di Donnattiva, che ha organizzato l'evento - . Quella di oggi è una iniziativa contro i femminicidi  che dopo l'ultimo fatto di sangue che ha macchiato Vasto, l'uccisione di Daniela Marchi, abbiamo deciso di promuovere per sensibilizzare la cittadinanza e portare a conoscenza della stessa che esiste in città un centro antiviolenza alle quali le donne, prima di arrivare a situazioni estreme, possono rivolgersi. Nella città di Vasto e nel Vastese difatti, quella della violenza sulle donne è una problematica tristemente presente.  Mi  preme sottolineare che spesso sui media si parla raptus e di delitti passionali - puntualizza Felicia - ma le storie delle donne raccontano ben altro. Questi episodi sono sempre la conclusione di una spirale di violenza crescente e sistematica. Se si ripercorre all'indietro la storia delle vittime, si riscontra che derivano da relazioni conflittuali che si protraggono da anni e alla fine si concludono con l'omicidio. E' importante per noi sensibilizzare le donne e far rendere loro conto che esiste la possibilità di venire fuori dalla violenza domestica e non. La comunità è vicina concretamente alle vittime di violenza, difatti a Vasto è presente una rete antiviolenza della quale fanno parte le forze dell'ordine, il Pronto soccorso, i consultori, anche non sempre si riesce a prevenire episodi di violenza estrema, così come quello di cui è stata vittima Daniela e altre donne prima di lei".  


"Ci tenevamo tantissimo a realizzare questa manifestazione - aggiunge Anna Suriani, assessore del Comune di Vasto, con delega a Politiche e servizi sociali - era necessario far riflettere, lanciare un messaggio  e portare la città a conoscenza dell'esistenza di un centro antiviolenza dedicato alle donne che funziona a pieno regime, ma che deve essere ancor più conosciuto ed utilizzato. Con questo evento vogliamo lanciare un messaggio di vicinanza e di aiuto a chi vive nella solitudine il dramma della violenza domestica. Il centro antiviolenza ha svolto e svolge una serie di attività e iniziative per combattere la violenza sulle donne, coinvolgendo anche le scuole. Tutto ciò con il sostegno dall'amministrazione comunale". 


Tanti i cittadini che hanno voluto essere alla marcia: "Ho partecipato al corteo per testimoniare la mia vicinanza a tutte le donne che subiscono violenza di ogni tipo, in famiglia, sui luoghi di lavoro, nella vita di ogni giorno - asserisce  Jessica Vallone, madre di 4 figli di cui due donne -. Le cronache quotidiane riportano sistematicamente di episodi di violenza di cui sono vittime le donne ed io come madre sono preoccupata anche per il futuro delle mie figlie. Spero che manifestazioni come queste possano sensibilizzare tutti al rispetto reciproco e soprattutto nei confronti delle donne, alla cultura della tolleranza e al rispetto del pensiero e della vita altrui".


Vasto non dimentica e non vuole dimenticare, ma vuole testimoniare la propria vicinanza a chi subisce violenza e porgere la mano per un concreto aiuto alle donne vittime di violenza. Vasto non molla e continua il suo percorso per far sì che dentro le mura di casa si possa vivere in pace e serenità e che le dimore non diventino gabbie dove si consuma violenza di vario tipo con vittime designate: le donne.

 

Stefano Suriani

Condividi l'Articolo

Articoli correlati