Vasto - Un esposto-denuncia presentato in Procura il 21 settembre scorso sulla balneabilità del mare a Vasto e mancata tutela della salute dei cittadini. Il documento, presentato dal Movimento 5 stelle e firmato dai portavoce Daniela Aiuto, Gianluca Castaldi e Pietro Smargiassi, riguarda una verifica di quanto accaduto lo scorso agosto, quando la rottura di una condotta determinò lo sversamento di liquami fognari non depurati in mare, con conseguente superamento di limiti oltre i quali la legge prevede che "le acque devono ritenersi vietate alla balneazione. Il Comune, ricevuti i dati dall'Agenzia regionale per la tutela dell'Ambiente (Arta), invece di apporre il divieto aspettò analisi suppletive". 


"Eppure i dati rilasciati dall'Arta - prosegue la nota dei penta stellati - non lasciavano spazio a dubbi in merito a quella che fu una situazione drammatica, perché le diverse concentrazioni batteriche presenti nel tratto di rilevazione denominato 'nord molo marina di Vasto' superavano di gran lunga i valori di salubrità per le acque di balneazione. A fronte di quanto sopra, il M5s chiede risposte per i cittadini: quali sono state le misure tempestive ed urgenti che gli organi competenti, in primis l'amministrazione comunale, hanno messo in atto per difendere e tutelare la salute dei cittadini? Quali provvedimenti sono stati adottati per risolvere, una volta per tutte, il pericoloso scarico che insiste in quella zona?" Infine, la nota conclude: "Questi ed altri quesiti sono stati rivolti alla Procura, per far luce su una vicenda che rappresenta una ulteriore pagina nera per la nostra città; un ulteriore capitolo nel romanzo horror a firma dell'amministrazione Lapenna, che si arricchisce ciclicamente di nuove e purtroppo tristi pagine di mala amministrazione della nostra città".

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