Ci sono stati maltrattamenti e soprusi alla casa famiglia Arcobaleno di Vasto (Ch) e, per ciò, oggi, la Corte d’Assise di Lanciano ha condannato la titolare, Carmela Guglielmo, 50 anni,  amministratrice della società "Tomorrow" che gestiva il centro anziani, a tre anni e sei mesi di  carcere e a 5 anni di interdizione dai pubblici uffici. La donna è stata invece assolta per i reati di lesioni e per aver provocato la morte del pensionato Luigi Molino, deceduto sei ore dopo il ricovero in ospedale a Vasto. Il pubblico ministero, Gabriella De Lucia, aveva chiesto 7 anni di reclusione. La decisione dei giudici (presidente Marina Valente, a latere Andrea Belli) è arrivata alle 12.11 dopo poco più di due ore di camera di consiglio. L'imputata, non presente in aula, è stata riconosciuta colpevole dei maltrattamenti nei confronti di due soli ospiti, Luisa Zara e Carmine Sozio, i familiari dei quali dovranno essere risarciti. Il pm, alla lettura del verdetto, annuncia: "Una volta letta la motivazione proporrò appello". Per la difesa, e in particolare per l'avvocato Alessandra Cappa: "L’Arcobaleno non era il lager che tutti si sono divertiti a descrivere". Guglielmo, arrestata il 15 maggio 2016, assieme al marito Lucio Ramundi, ucciso da un infarto lo scorso anno, si è sempre difesa affermando di non aver mai perpetrato maltrattamenti sugli ospiti. Anche se alcuni video proiettati durante il processo hanno mostrato il contrario. 
22 giugno 2018

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