Vasto (Chieti) 26 ott. '14 - Il clima rigido dell'ultima settimana che ha preso il posto del clima mite e soleggiato, ha costretto molti di noi a dover celermente fare il cambio di stagione, ed ha messo a dura prova le nostre città, coinvolgendole in una sorta di prova generale di ciò che potrà essere la stagione invernale alle porte e le problematiche ad essa legate. A Vasto, ad esempio si è registrata la caduta di una palma malata, già colpita dal parassita, che fortunatamente non ha provocato danni ne vittime. Dopo le nevicate del gennaio 2012 sia la villa comunale vastese, sia parchi cittadini di realtà più grandi, sono rimasti chiusi per periodi importanti per far pronte ai problemi derivati da questo evento climatico. Considerato che siamo solo all'inizio della stagione invernale e che un assaggio di ciò che potrebbe accadere con eventi atmosferici più importanti lo si conosce, non sarebbe opportuno e necessario che le strutture comunali e non, assieme ad esperti del campo, si adoperassero per prevenire eventuali danni, per rimuovere palme moribonde oramai poste li come totem dell'orrore, si attivassero per l'alleggerimento dei rami degli alberi più bisognosi, effettuassero la rimozione di rami secchi e pericolosi e tagliassero alberi malati, previa verifica dello stato degli stessi?  Oppure gli amministratori e i tecnici preposti intendono restare inerti rispetto a tali problematiche, magari bollando a posteriori con un "non c'erano le risorse e il personale disponibile" quando la cattiva sorte farà registrare qualche danno? La manutenzione e gestione del patrimonio da parte degli enti deve essere alla base dell'azione amministrativa. Stefano Suriani

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