Vasto (Chieti) 12 nov. '14 - Un'azione unitaria per la difesa della sanità vastese è stata messa in campo dalla minoranza consiliare del Comune di Vasto. Dopo le polemiche dei giorni scorsi che hanno investito alcuni consiglieri in merito ad alcune decisioni, sembra essere tornata l'unità. I componenti delle opposizioni tramite un comunicato che riportiamo integralmente hanno spiegato le motivazioni e le azioni da compiere al fine di salvaguardare la sanità del capoluogo adriatico: "I 10 Consiglieri di opposizione in Consiglio comunale hanno avanzato formale richiesta di convocazione dell'Assemblea civica, ed al contempo presentato un Ordine del Giorno, al fine di affrontare l'argomento relativo alla "Organizzazione del Servizio sanitario e funzionalità dell'Ospedale civile di Vasto". E' stata inoltre chiesta, per l'occasione, la presenza del Presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, dell'Assessore regionale alla  "Programmazione Sanitaria", dott Silvio Paolucci ed del Direttore generale della ASL Chieti-Lanciano Vasto, dott Francesco Zavattaro. I temi posti all'attenzione dei rappresentanti regionali e del Consiglio sono quelli contenuti nell'OdG, già depositato, laddove, in premessa, si denuncia la costante riduzione delle risorse destinate all'organizzazione della Sanità ed alla funzionalità dell'Ospedale civile di Vasto, circostanza che ha comportato il depauperamento dei servizi sanitari alle comunità di Vasto e del Vastese. Il contenimento della spesa pubblica non può, infatti, giustificare l'eliminazione di attività indispensabili per un grande bacino di utenza quale quello rappresentato dalla nostra città e dai centri limitrofi. Tale circostanza non assicura la permanenza quantitativa e qualitativa neanche dei servizi attualmente offerti dall'Ospedale "San Pio da Pietrelcina", i quali, oltretutto, risentono della carenza di organico di medici e paramedici. L'ospedale di Vasto ha subito una riduzione del numero dei posti letto (oggi al di sotto del 3,7 ogni mille abitanti indicato dalla legge) che certamente non permette di soddisfare le esigenze sanitarie del territorio ed è notevole la sproporzione nell'offerta di servizi sanitari tra i residenti del Vastese e quelli di altre aree, anche della medesima ASL. C'è poi la questione irrisolta della "Sala di emodinamica". Il "Piano Regionale Sanitario" del 2007 la prevedeva nell'Ospedale di Vasto, scelta confermata nel 2009 nel "Piano di risanamento del sistema sanitario regionale" e più volte ribadita da rappresentanti della Regione Abruzzo che ne hanno, addirittura, annunciato la realizzazione, arrivando a prevederne la spesa in circa 4 milioni di euro ed individuandone, addirittura, gli step nell'esecuzione dei lavori. In  Abruzzo, le sale emodinamiche più vicine al territorio del Vastese sono presenti negli ospedali di Chieti e di Pescara ed alcuni comuni dell'alto Vastese ne distano anche 140 chilometri. Ma nella visione delineata nell'OdG si amplia la prospettiva dell'organizzazione sanitaria con la richiesta di definire gli obiettivi strategici di ogni singola realtà operativa volta a definire l'insieme dell'offerta del servizio sanitario sul territorio del Vastese: Presidi ospedalieri, Distretti Sanitari di Base, Rete emergenza-urgenza; il tutto con la composizione di un modello organizzativo secondo il principio della rete integrata che preveda la concentrazione della casistica più complessa nei "Centri Hub" con la definizione di ruoli funzionali attraverso l'attività periferica dei "Centri Spoke"". 

 

Stefano Suriani 

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