Vasto (Ch) 31 lug. '13 - Come da ben 38 anni, anche quest'anno a Vasto, sabato 4 agosto, si celebra la "Festa del ritorno", manifestazione molto sentita, dedicata ai tanti emigranti che in epoche lontane per motivi lavorativi e non, hanno dovuto lasciare la terra natia per cercare fortuna all'estero e che durante la stagione estiva tornano nella loro città d'origine. L'evento è organizzato dall'Associazione Pro Emigranti Abruzzesi in collaborazione con l'amministrazione comunale di Vasto e sponsorizzata dalla banca popolare dell'Emilia Romagna. La festa avrà due momenti, uno culturale e l'altro di intrattenimento. La prima parte si svolgerà dalle ore 19.00 nella splendida cornice dei giardini di palazzo D'Avalos, dove sarà conferito il premio Silvio Petroro a Salvatore Cieri, nativo della vicina Gissi, che dopo essere emigrato, in Svizzera con la propria famiglia agli inizi degli anni sessanta, è tornato in Italia per terminare gli studi e intraprendere una brillantissima carriera manageriale ricoprendo diversi incarichi, l'ultimo dei quali quello di amministratore delegato della Italdesign Giugiaro Spa, azienda del Gruppo VW/AUDI. Il vincitore, dopo la consegna del premio, consistente in un quadro in argento raffigurante il monumento all'emigrante, nonché un assegno di 5mila euro da devolvere in favore di iniziative, istituzioni ed enti di valore sociale, morale o culturale, sarà intervistato dal giornalista e saggista RAI Ennio Bellucci su temi di attualità economica e di politica industriale. La più ricreativa si svolgerà dalle ore 21 presso l'arena alle Grazie, dove si avvicenderanno sul palcoscenico artisti della musica, del canto, del ballo e della risata, con il chitarrista vastese Nicola Oliva, il Coro Gospel "The Precious Gospel Singers", le danzatrici "Aisha e le gocce d'Oriente", i cabarettisti Vincenzo De Lucia e Michele del laboratorio Zelig, il cast artistico di Aqualand del Vasto. Ogni anno la manifestazione raccoglie il favore di tutta la cittadinanza e l'arena delle Grazie viene letteralmente invasa da quanti intendono idealmente riabbracciare i concittadini emigrati. Anche quest'anno la cittadinanza non farà di certo mancare il proprio calore.

 

Stefano Suriani

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