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Civitaluparella (Ch) 02 mar. '14 - "Il territorio del Medio Sangro è interessato da progetti ed interventi di impianti eolici selvaggi, che interessano i comuni di Civitaluparella, Fallo, Montelapiano, Colledimezzo, Quadri e Villa Santa Maria, quest'ultimo coinvolto per la realizzazione di una mega stazione elettrica. Inoltre sussistono altre emergenze ambientali, come il progetto 'Monte Pallano' dell'americana Forest Oil Corporation che prevede la creazione di pozzi di idrocarburi e la costruzione di una raffineria con desolforatore nel comune di Bomba". Con queste premesse i comitati "La difesa" di Civitaluparella, "No centrale" di Villa Santa Maria, "No eolico selvaggio Pizzoferrato-Quadri" e il comitato "Gestione partecipata del territorio" di Bomba hanno dato vita al "Coordinamento dei Comitati cittadini a tutela e salvaguardia del territorio del Medio Sangro". Ciò al termine di un'affollata assemblea tenuta a Civitaluparella e organizzata dal comitato "La difesa" contro il progetto "Civitaluparella Wind" che vorrebbe il piccolo centro, già martoriato da una mega cava di inerti, invaso da pale eoliche della Civitaluparella Wind srl con sede a Roma. 


Il progetto - stando ai documenti reperibili sul sito della Regione Abruzzo - dovrebbe occupare 25 ettari di terreno in località Colle del Vento. Fondi prevalentemente agricoli - arati o coltivati a cereali - ma anche in parte coperti da boschi con "Quercus pubescens, Acer campestre - come recita la procedura di Via (Valutazione impatto ambientale) - formazioni arbustive del Prunetalia con Crataegus monogyna, Prunus spinosa, Rosa canina e la macchia a Spartium junceum e Lonicera etrusca…". E poi ci sono "brevi tratti di macchia di ginestra e caprifoglio". 


Il progetto prevede l'innalzamento di otto torri di 135 metri d'altezza. "Ognuna di esse sarà otto volte e mezzo il nostro campanile", fanno notare a Civitaluparella dove, amministrazione civica a parte, è mobilitazione contro l'impianto. "E' arrivato il momento di custodire il nostro territorio - viene ripetuto durante l'incontro -, quindi dobbiamo unirci contro lo scempio". Che riguarda diversi paesi. Aggrediti da imprese che hanno come unico obiettivo quello di installare turbine per far soldi con gli incentivi statali, distruggendo colline e scorci unici. "Tutto questo - spiega il consigliere regionale Maurizio Acerbo, di Rifondazione - in un quadro di norme e regole che non difendono i beni comuni. Spesso sembra che i poteri pubblici vogliano far guerra ai cittadini". Acerbo ha presentato un'interpellanza urgente al presidente della Regione, Gianni Chiodi, per chiedere "la sospensione dell'iter autorizzativo e una integrazione di documenti al fine di poter mettere la competente commissione regionale nelle condizioni di valutare l'incidenza dell'intervento". 


Sott'accusa la Soprintendenza Baaas dell'Abruzzo che, in un atteggiamento di "totale inerzia", non si oppone in alcun modo a questi progetti, devastanti a livello ambientale e paesaggistico. "Invece - fa presente Stefano Allavena, della Lipu - nelle Marche la Soprintendenza ha dato l'alt a numerosi "parchi" eolici. E poi c'è la Regione che, nel fornire pareri, non tiene conto dell'effetto cumulo". Cioè ignora il fatto che impianti diversi, realizzati a poca distanza l'uno dall'altro, vanno poi a distruggere inevitabilmente e irrimediabilmente una zona. No all'eolico anche per la fauna di questi luoghi: nibbio reale, orso, lupo e salamandrina dagli occhiali, chirotteri, cicogne, aquile reali. "L'Abruzzo - viene fatto notare - ha un Piano di tutela dell'orso mai attuato". 


Inferocito il sindaco di Villa Santa Maria, Giuseppe Finamore, perché la realizzazione dell'eolico di Civitaluparella è legata alla costruzione, da parte del colosso dell'energia Terna, di una centrale elettrica proprio nel paese dei cuochi. E' prevista vicino alla chiesa Madonna in Basilica. "La nostra posizione - ribadisce il primo cittadino, in carica da pochi mesi - è di contrarietà alla realizzazione della sottostazione: di ecomostri ne abbiamo abbastanza, a cominciare dal viadotto. Abbiamo per ciò nominato un consulente e mobilitato avvocati. E speriamo che non sia troppo tardi, dato che il progetto della centrale è depositato negli archivi comunali dal 2008". Sia contro la centrale che contro "Civitaluparella Wind" sono partiti esposti alla magistratura, alla Procura di Lanciano. 


"No secco anche dal Wwf", come evidenzia Marco Terrei. "Da queste parti - sottolinea il sindaco di Pizzoferrato, Palmerino Fagnilli - siamo esausti. I nostri sono territori emarginati, svuotati dei servizi. E ora colonizzati: vogliono riempirli di questi frullatori. Ma ci opporremo. Qui è nata la Resistenza e continueremo a resistere…". Regione verde d'Europa? Regione dei Parchi? Il territorio "è sottoposto a un continuo rosicchiamento ambientale e naturalistico". "Su Civitaluparella - dice l'ex sindaco di Civitaluparella, Diana Peschi, ora capogruppo dell'opposizione - insistono anche gli impianti eolici di altri comuni: la legge lo permette ma noi ne paghiamo le conseguenze" . Lei, quando era alla guida dell'amministrazione, si è pronunciata contro l'eolico perché "troppo vicino alle case, per l'impatto ambientale sulle aree Sic, d'interesse europeo, e perché la zona è meta di passeggiate e frequentazioni anche di bambini". Il progetto "Civitaluparella Wind" va bloccato, dunque, come gli altri programmati nella vallata del Sangro: l'opposizione sarà netta. Tutti d'accordo, tutti insieme: e rivolta sia. Una prima mobilitazione è prevista in occasione della conferenza dei servizi convocata per il 6 marzo a Pescara.



Serena Giannico

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