"Attendiamo che l'inchiesta vada avanti
per arrivare a una verità che noi abbiamo chiara in testa,
perché la causa della tragedia non è stata la neve". Così il presidente del Comitato vittime di
Rigopiano, Gianluca Tanda, fratello di Marco, al termine del
flash mob di ieri a Pescara, inscenato per ricordare i 29 che hanno perso la vita tra le macerie dell'Hotel travolto dalla valanga
del 18 gennaio scorso a Farindola (Pescara). "Ci sentiamo dimenticati dalle istituzioni - ha detto Silvia
Angelozzi, sorella di Sara, tra le vittime insieme al marito
Claudio - Per questo ogni mese daremo luogo a un flash mob, in
piazza della Rinascita a Pescara, per sensibilizzare i
rappresentanti delle istituzioni locali". "Le parole che emergono oggi sono dolore e giustizia - ha
detto il sindaco Ilario Lacchetta - Oggi siamo qui aspettando di conoscere il
perché tutto questo è accaduto". Il sindaco Marco Alessandrini ha voluto portare
la solidarietà della città: "Una tragedia che ci ha trafitto i cuori. Non bisogna spegnere il faro
dell'attenzione su questa vicenda". Interviste ai protagonisti. 19 aprile 2017
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