Sono stati più di 100 che dal rifugio Baita della Sceriffa hanno raggiunto Rigopiano a Farindola (Pe), fino all'ingresso dell'hotel. A cinque mesi dalla tragedia del 18 gennaio scorso, con 29 morti e 11 sopravvissuti, i familiari delle vittime si sono riuniti dove la montagna di neve che è venuta giù ha spezzato vite e affetti. Lungo il percorso della valanga sono stati deposti 29 mazzi di fiori. L'area dell'hotel, dopo le richieste del comitato 'Vittime di Rigopian', che riunisce i familiari, nei giorni scorsi è stata recintata con reti di plastica di quelle usate per i cantieri. Oggi sono stati posizionati alcuni cartelli sulla recinzione in cui i parenti delle vittime chiedono ai turisti di non oltrepassare il perimetro. "Ci sono stati momenti toccanti e significativi. Siamo arrivati fino al punto in cui c'era il muro di neve che ha bloccato i nostri cari quando prima della valanga volevano lasciare la struttura. Li è stata celebrata una messa - , dice Gianluca Tanda, del comitato - . Abbiamo chiesto la recinzione, che abbiamo ottenuto. Una bonifica rapida, con la prima fase manuale per recuperare gli oggetti dei nostri cari. Infine, la possibilità di supervisionare al recupero degli oggetti. Anche una maglietta indossata il giorno prima può conservare l'odore di un nostro caro. Intanto proseguiremo con le ronde nei fine settimana per accertare che non venga violata la recinzione". 

Il comitato ha annunciato ronde contro il turismo del macabro, dopo che, nei giorni scorsi, sono state denunciate diverse persone, sorprese nei pressi del rudere dell'albergo. L'area è sottoposta a sequestro, ma a più riprese è stata segnalata la presenza di intrusi. "Vista la totale passività delle istituzioni nell'adottare misure che impediscano in modo efficace ai visitatori di accedere nell'area posta sotto sequestro, abbiamo deciso di organizzare noi un servizio di ronda per sorvegliare l'area - fa sapere il comitato in una nota -. Ogni fine settimana, abbigliati con magliette realizzate per l'occasione e attrezzati con tende e radio per la comunicazione, ci alterneremo presso una postazione appositamente studiata, da cui è possibile controllare tutta l'area dell'hotel e, attraverso binocoli ed una macchina fotografica con obiettivo speciale a lungo raggio, fotograferemo chiunque oltrepassi il limite della zona rossa senza autorizzazione, consegnando successivamente le foto alle forze dell'ordine e sporgendo adeguata denuncia". 19 giugno 2017

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