Archi (Ch) - La corona di fiori del presidente della Repubblica, a testimoniare la presenza dello Stato, ha aperto ad Archi, in provincia di Chieti, il corteo funebre per l'ultimo saluto a Ilaria Di Biase, 22 anni, da tre cuoca dell'Hotel Rigopiano (Farindola), tra le 29 vittime della slavina che il 18 gennaio scorso ha travolto la struttura.

Presenti istituzioni civili, militari, il Prefetto e i sindaci del comprensorio. Ha concelebrato le esequie l'arcivescovo di Chieti-Vasto, Bruno Forte che nel passaggio centrale dell'omelia ha detto "di fronte a questa tragedia abbiamo tutti bisogno del silenzio. Alla domanda del perché della tragedia, al di là degli accertamenti giudiziari, non abbiamo risposte se non quella della fede nella certezza di affidarci al silenzio di Dio, al suo silenzio di misericordia.

È necessario con la preghiera stringersi al dolore dei familiari". Al rito funebre ha partecipato una enorme folla che si è stretta attorno al profondo dolore dei genitori di Ilaria, il padre Filippo, la madre Mariangela, il fratello Yury, e il fidanzato Antonio. La cerimonia è stata caratterizzata da un grande sentimento di vicinanza da parte dell'intera comunità. Ilaria è stata salutata con il lancio di palloncini rosa e bianchi. Nel giorno della tragedia Ilaria Di Biase non avrebbe dovuto lavorare ma, come avvenuto, per altre vittime, non era riuscita a ripartire, a causa della neve, per raggiungere casa.  29 gennaio 2018

 
 
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